SANGINETO – Sono ancora fermi al palo i lavori per i sottopassaggi e gli innesti a raso della Ss18 in coincidenza con gli svincoli di Paola, Sangineto e Grisolia.
I lavori procedono a singhiozzo in tutti e tre i punti della principale arteria del Tirreno cosentino. Il tutto a discapito della sicurezza stradale e dell’utilità del collegamento funzionale in particolare all’economia turistica del territorio.
Il fine lavori promesso a più riprese dall’Anas in tempo utile per la stagione estiva sembra non giungere mai.
In particolare, per i tre svincoli comunali, il gestore stradale aveva comunicato lo stop ai cantieri entro marzo. Poi l’annuncio di ritardi dettati dal maltempo prima, e dalla burocrazia necessaria a verificare i requisiti delle ditte appaltatrici poi.
E proprio di “valzer delle ditte, degli appalti e dei sub-appalti” parla il sindaco di Sangineto, Michele Guardia come principale causa dell’impasse di un cantiere che, qui, è aperto dal 2011.
“Abbiamo tempestato l’Anas di diffide – dichiara Guardia – e se entro i primi giorni di luglio il cantiere non sarà chiuso, avvieremo azioni più forti. L’estate è arrivata – conclude – la carreggiata è ancora occupata e il pericolo permane”.
A Sangineto, come conferma anche il primo cittadino, in questi giorni si lavora. Lavori – come mostrano queste immagini – anche a Grisolia ma, a giudicare da quanto è osservabile, anche qui si è lontani dalla conclusione.
Ma il caso più emblematico resta lo svincolo di Paola: cantiere aperto tre anni fa e oggi ancora in questo stato tra le proteste generali.
Nessuna traccia infine, dei lavori di portata strutturale sulla Ss18 per 4 milioni di euro. Anche questi potrebbero rimanere una semplice promessa.