Operazione Plinius. Giuseppe Biondi e Francesco Saverio La Greca erano risultati irreperibili nel corso dell’esecuzione della ordinanze di custodia cautelare del Gip di Catanzaro.
SCALEA – Si è costituito questa mattina, sabato 13 luglio, in caserma a Scalea il geometra Giuseppe Biondi, impiegato comunale coinvolto nell’operazione Plinius, che ieri al momento degli arresti risultava irrintracciabile.
La notizia è stata confermata dal comando della compagnia dei carabinieri di Scalea. Intorno alle 6 di oggi, Biondi, 44 anni, istruttore tecnico del settore urbanistica del comune, si è presentato in caserma.
Già noto alle forze dell’ordine, è finito nell’inchiesta della Dda di Catanzaro perché “costantemente a disposizione delle ‘ndrine coinvolte, tanto che Pietro Valente propone all’avvocato Nocito di nominarlo responsabile del servizio di salvaguardia ambientale al posto di Pierpaolo Barbarello”. Secondo le accuse, Giuseppe Biondi avrebbe accettato tangenti per compiere atti contrari al dovere del proprio ufficio.
Preso pure Francesco Saverio La Greca, 38 anni, di Santa Domenica Talao.
A conti fatti, dei quattro che ieri mattina durante l’operazione dei carabinieri risultavano irrintracciabili, mancano all’appello solo Alvaro Sollazzo, 49 anni pregiudicato, e Marco Zaccaro, 30 anni, entrambi di Scalea.
