GRISOLIA – Santa Maria del Cedro o Grisolia?

Adesso per il sindaco Antonio Longo è il momento di accertare chi e in che modo è responsabile dell’inquinamento del torrente Fiumicello (foto).
Dopo la confusione creata dai dati Arpacal diffusi ieri a mezzo stampa, i due comuni limitrofi hanno deciso di far analizzare il corso d’acqua e affidare l’incarico ad un’azienda privata. I prelivi saranno effettuati domani mattina alla presenza dei vigili urbani di Santa Maria del Cedro e di Grisolia.
“Questo perché – ha precisato Longo senza far polemica – il torrente Fiumicello scorre anche nel territorio comunale di Santa Maria del Cedro”.
Il primo cittadino di Grisolia ha voluto precisare che i prelievi dell’Arpacal hanno riguardato soltanto la foce del Fiumicello e non tutto il torrente. “Inoltre – ha aggiunto Longo – il tratto in cui il corso d’acqua attraversa il comune di Grisolia non è residenziale ed è poco urbanizzato. Bisogna quindi capire da dove proviene l’inquinamento, seppur minimo, segnalato dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale”.
Nel frattempo l’amministrazione comunale di Grisolia ha preferito seguire il consiglio dell’Arpacal. Il sindaco ha sottoscritto un’ordinanza che prevede il divieto di balneazione nelle vicinanze del torrente, precisamente a 10 metri dall’una e dall’altra sponda del ruscello.
Non è mancato però il commento sul comunicato stampa diramato ieri dall’Arpacal. “Tanto clamore – ha affermato Longo era evitabile, anche perché l’esito delle analisi del 18 agosto scorso ci sono state comunicate soltanto oggi, 22 agosto, quindi solo dopo le notizie diffuse dalla stampa”.
“L’Arpacal – ha concluso il sindaco di Grisolia – ha generato confusione e soprattutto allarmismo per una condizione del torrente che poi non risulta essere così grave da poter inquinare il mare dei comuni limitrofi”.
