COSENZA – La guardia di finanza ha segnalato alla procura regionale della Calabria della Corte dei conti un danno erariale per oltre 4 milioni e 500mila euro che sarebbe stato provocato dal management pro-tempore dell’Asp di Cosenza.
Cinque sono i dirigenti, tutti facenti parte della direzione strategica dell’azienda sanitaria cosentina, chiamati in causa dalle fiamme gialle per “gravi negligenze e colpose omissioni”.
In particolare, secondo quanto accertato dai finanzieri, il danno alle casse dell’ente sarebbe scaturito dalle illecite modalità con cui l’azienda, tra il 2008 e il 2012, avrebbe erogato “a pioggia” al personale dipendente indennità derivanti sia dal “fondo incentivante” che dal “fondo produttività”.
Gli investigatori avrebbero avuto modo di appurare che le elargizioni, anzichè premiare lo sforzo profuso dal personale dell’Asp di Cosenza per raggiungere determinati risultati di gestione, venivano spalmati su tutto il personale senza alcun riferimento concreto agli eventuali “meriti” dei singoli operatori.
Secondo la Guardia di finanza, inoltre, proprio nel periodo in cui la Guardia di finanza ha avviato le prime acquisizioni documentali ed il collegio sindacale dell’Asp di Cosenza ha avviato le prime attività ispettive di competenza, l’erogazione delle indennità sarebbe stata repentinamente sospesa.