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PAOLA – ll presidente del tribunale di Paola, Domenico Introcaso, ha ordinato una nuova perizia ambientale nel corso dell’udienza di questa mattina del processo Marlane.
La nuova ricerca di prove certe potrebbe essere interpretata dal collegio difensivo come sconfessione del lavoro svolto fin ora da Pm e accusa, e degli atti presentati.
In merito, non ci sono dichiarazioni ufficiali ma, a giudicare dalle reazioni degli avvocati della difesa osservate in aula, la nuova indagine richiesta potrebbe stoppare la trattativa per giungere a un accordo basato sul risarcimento tra Marzotto e le parti civili. Fonti di stampa, nei giorni scorsi, hanno riferito di una somma prossima ai 30mila euro per ognuna delle persone che si ritengono danneggiate.
La decisione di Introcaso potrebbe comportare inoltre un dilatamento dei tempi del processo. La complessa articolazione dei quesiti enunciati nell’ordinanza, lascia pensare a un lavoro del pool di esperti che richiederà molto tempo.
La nuova indagine peritale, in sintesi, dovrà provare o meno l’esistenza di un nesso causale tra le sostanze utilizzate nell’ex fabbrica tessile e l’insorgere tra gli operai di patologie tumorali. Il tutto indagando anche il livello di protezione cui erano sottoposte le tute blu.
Per accertare il nesso, l’ordinanza di Introcaso suggerisce come metodo di indagine anche l’analisi epidemiologica sia sui lavoratori che sugli abitanti degli agglomerati urbani prossimi alla fabbrica.
L’indagine dovrà inoltre stabilire se vi è inquinamento nei terreni che circondano il fabbricato e nelle falde acquifere e se si possa procedere per disastro ambientale.
Il mandato e i termini di consegna saranno conferiti agli esperti Giuseppe Paludi, Pietro Comba, Maria Triassi e Piergiacomo Betta nel corso della seduta straordinaria di lunedì 21 ottobre alle 10, termine entro il quale le parti potranno nominare propri consulenti.
Si tornerà in aula, inoltre, venerdì 25 per la stesura del nuovo calendario delle udienze e per l’ascolto dell’ultimo teste dell’accusa per le parti civili.
