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San Sago, Libera del Lagonegrese soddisfatta per il sequestro dell'impianto

san-sago-sequestro-finanza-arDI GERARDO MELCHIONDA*


TORTORA – Il Decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Paola nei confronti dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi sito in località San Sago del Comune di Tortora è un grande successo dell’Amministrazione Comunale di Tortora, del “Comitato per la salute del fiume Noce” e dell’Associazione “Libera”.

Da sempre riteniamo che l’ambiente naturale sia uno dei più grandi attrattori delle nostre regioni; viviamo in zone con grandi potenzialità ambientali, con grandi patrimoni. I nostri fiumi non sono solo acqua, non sono solo una via di comunicazione, non sono solo un luogo che pullula di vita; un fiume è storia, amalgama di culture è un compagno che canta se solo sai ascoltarlo.

E’ per tutto questo che vale la pena di lottare fino in fondo e impegnarsi.

Tanti sono stati ad interessarsi del Fiume Noce: associazioni ambientaliste, singoli cittadini, forze politiche e sociali, mai però si è portato a termine il lavoro intrapreso o le proposte avanzate. Le lotte sono state episodiche e non hanno mai aggregato tutti i cittadini. Le regioni, le province non hanno ascoltato le proteste, solo qualche amministratore comunale è apparso sensibile.

La verità è che il Fiume Noce non è mai stato un biotopo di interesse politico e amministrativo. Lungo il suo corso si sono sviluppate una storia e una civiltà interessanti ma di questo ci siamo dimenticati. Nell’ultimo secolo, il fiume, per la maggior parte dei cittadini e degli amministratori, è diventato solo un ostacolo e invece di conoscerlo e amarlo hanno solo pensato di scavalcarlo costruendo ponti.

In realtà non è mai stato percepito veramente il pericolo della morte del Fiume!

Quando il Tribunale di Paola ha emesso il Decreto di sequestro preventivo nei confronti dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi sito in località San Sago del Comune di Tortora, i componenti il presidio di Libera del lagonegrese hanno sentito più forte il bisogno di impegnarsi nel comitato per la difesa del fiume Noce costituito il 26 ottobre 2011, presso la sede municipale di Maratea e di cui ne fanno parte attiva i Sindaci dei Comuni di Aieta, Lagonegro, Lauria, Maratea, Nemoli, Praia a Mare, Rivello, Tortora e Trecchina, insieme alle associazioni che operano sul territorio e che si interessano di problematiche ambientali e tutti i cittadini sensibili alla salute del Fiume.

Ci troviamo tutti ad una svolta importante: abbiamo la possibilità reale di salvare il fiume e il tratto di mare nel quale esso si versa. E’ tutto nelle nostre mani, nelle mani di tanti cittadini, di associazioni, di amministratori perché non si smetta mai di controllare, di partecipare e di organizzare azioni di ribellione critica, con senso di responsabilità e con lungimiranza.

E’ in gioco la vita, nel significato più ampio del termine. Perciò nessuno può sottovalutare questo problema. Abbiamo tutti il dovere di garantire ai giovani, ai figli, la speranza e il diritto di poter utilizzare le risorse naturali. Queste lotte hanno sempre senso!

Se la politica è una corsa al potere e se questo potere è separato dai cittadini questa politica e queste istituzioni non potranno mai sedurre i lavoratori, i giovani, le donne e le persone oneste. Anzi contro questo potere e questa politica è giusto lottare.

Abbiamo bisogno di metterci in gioco tutti nella diversità; tendere verso la libertà che per il politico significa non farsi delegare, non trasformarsi in un detentore di privilegi da distribuire ai propri elettori, non fare confusione fra diritti e piaceri, non pianificare tutto il prossimo futuro con calcoli assurdi e indirizzati solo verso questo potere.

Occorre ripensare la cultura della legalità e lo dobbiamo fare attraverso la corresponsabilità, insieme nella consapevolezza dei nostri limiti.

Con il decreto di sequestro preventivo inizia una nuova “battaglia” che dovrà portarci a chiudere definitivamente l’impianto in località San Sago. Dobbiamo farlo tutti insieme, affiancando l’Amministrazione Comunale di Tortora e sostenendo LA RICHIESTA DI REVOCA DI TUTTE LE AUTORIZZAZIONI IN CAPO ALL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE, UBICATO IN LOC. SAN SAGO DEL COMUNE DI TORTORA, DI PROPRIETÀ DELLA DITTA “ECOLOGICA 2008 S.R.L.”.

E’ necessario recuperare al territorio un biosistema (quello del Noce) che negli ultimi decenni ha registrato dei segnali inquietanti di pericolo. Il Fiume Noce sta soffrendo e si vede chiaramente: non vi è più la flora e la fauna che lo caratterizzavano (non vi sono più le anguille, la lontra che era presente nel fiume è scomparsa, molti uccelli acquatici sono spariti) segno tangibile di un inquinamento serio ma non irrecuperabile (a nostro avviso) se interveniamo in tempo, subito.

Il Fiume Noce è stato abbandonato per troppo tempo dalle comunità che lo abitano; negli anni è stato usato come deposito di rifiuti (quanta gente, passando sui ponti che oltrepassano il Noce, getta buste di rifiuti), è stato usato come discarica abusiva di rifiuti di qualsiasi tipo, dai rifiuti solidi urbani alle sostanze tossiche nocive, di origine chimica e farmaceutica.

Oggi vogliamo partecipare alla società civile quanto è stato fatto dal “Comitato” e cosa si intende fare nel futuro perché questi problemi riguardano tutti e nessuno può e deve strumentalizzarli, come nessuno deve sottovalutarli. Il comitato deve allargarsi sempre di più e deve vedere la partecipazione del maggior numero di cittadini perché ognuno dovrà capire e dire che questa cosa mi interessa.

Compito del comitato è confrontarsi con le abitudini e le credenze dei cittadini; la scuola e le agenzie formative cercano di fare quello che possono per formare un cittadino consapevole ma dobbiamo spingerle a fare ancora di più per questo abbiamo voluto proporre anche alle scuole percorsi di ricerca storica e naturalistica per la valorizzazione del territorio, per la sua conoscenza e soprattutto per recuperare un rapporto con il Fiume Noce. Se i cittadini sono formati e consapevoli, se sono cittadini attivi il futuro sarà certamente migliore.

PERCIO’ CHIEDIAMO CHE SI INVESTA NELLA CULTURA E NELL’ISTRUZIONE.

La nostra risorsa è l’ambiente, il mare, l’acqua che abbiamo in quantità notevole, non possiamo metterli in pericolo. Le mafie stanno agendo ultimamente compromettendo la integrità dell’ambiente e se non interveniamo subito gestiranno totalmente la nostra salute. Noi crediamo che ancora ci sono spazi per invertire la rotta, per sterzare sulla via della giustizia giusta.

A tutte le cose esistono rimedi, basta riflettere, poter discutere e confrontarsi. Insieme ce la facciamo a difendere il nostro territorio.

*Coordinatore Associazione Libera del Lagonegrese


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