TORTORA – “Stiamo valutando la possibilità di abbattere quell’obbrobrio di cemento, ovvero l’anfiteatro nel centro storico”.

Pasquale Lamboglia, sindaco del Comune di Tortora, interviene così rispondendo alle lamentele sollevate dal gruppo di minoranza Tortora nel Cuore circa i ritardi relativi ad alcune opere pubbliche del borgo antico.
Tra queste, la realizzazione della Case delle culture, un opera avviata dalla precedente amministrazione, ancora ferma al palo, e per la quale i consiglieri di minoranza Papa e De Filippo hanno parlato di un finanziamento di circa 500mila euro non del tutto utilizzato.
“Gli stanziamenti per quell’opera – ha dichiarato il primo cittadino di Tortora – non sono stati rifinanziati nell’ambito della misura che li prevedeva. Le tranche arrivate sono state utilizzate per l’acquisto dell’immobile, l’esproprio del giardino e la costruzione dell’anfiteatro. Non abbiamo nessuna intenzione di destinare al completamento somme del bilancio comunale e comunque vogliamo ripensare l’intero intervento, migliorandolo e partendo proprio dall’eliminazione dell’anfiteatro”.
Capitolo lavori al convento. Il chiostro, ripulito e ripavimentato sarebbe dovuto essere consegnato l’estate scorsa.
“Mi sorprende che la denuncia dei ritardi nella consegna dei lavori giunga dall’autore stesso della denuncia che li ha fermati. Dopo gli esposti di Tortora nel cuore – aggiunge Lamboglia – e l’intervento del nucleo storico archeologico dei carabinieri, la Soprintendenza dei beni culturali ha fermato tutto e ci ha chiesto elementi integrativi soprattutto in merito agli affreschi. Abbiamo dovuto effettuare una variante al progetto che prevede interventi migliorativi dell’opera complessiva. Ecco spiegati i ritardi nei lavori che – conclude Lamboglia – fra un po’ ripartiranno anche perché i finanziamenti in questo caso ci sono e nulla andrà perso”.
