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Sanità, Renzi cacci Scopelliti

renzi_arDI ALESSANDRA COZZA*

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TORTORA – Il 26 marzo a Scalea si svolgerà una manifestazione contro la ‘ndrangheta che vedrà la partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.

Lo Stato vuole mostrare la sua vicinanza alla cittadinanza di Scalea che ha subito lo scioglimento della Giunta Comunale per infiltrazioni mafiose.

La presenza della mafia all’interno del Comune di Scalea non è l’unica causa dei problemi di Scalea, anzi è stata la conseguenza della mancata presenza delle istituzioni nell’intera area dell’Alto Tirreno calabrese.

I gravi problemi di questo territorio non sono mai stati affrontati dalla politica anzi, molti sono stati aggravati dalla cattiva gestione della stessa, il cui ultimo atto si è realizzato con la chiusura del tribunale di Scalea.

E prima ancora vi è stata la chiusura dell’ospedale di Praia a Mare.

La gestione dissennata del piano di rientro sanitario realizzata dal commissario ad acta per la Calabria, con il consenso di tutte le istituzioni locali e nazionali, ha prodotto e continua a produrre morte.

La mancanza dell’ospedale di Praia, in particolare l’assenza del Pronto Soccorso e di una adeguata rete di emergenza urgenza, ha causato molti decessi. L’ospedale di Cetraro è difficilmente raggiungibile per la distanza e per le condizioni viarie e l’ospedale di Lagonegro, che comunque si trova in altra regione, rischia il collasso.

La presenza del Presidente Renzi è forse l’ultima occasione per far conoscere ai tavoli romani la situazione sanitaria di oltre 60 mila abitanti e per chiedere un intervento risolutivo.

Il governo statale deve constatare che in questo territorio è la sanità malata che sta causando morte.

Questa gestione della sanità non può essere ulteriormente tollerata.

I sindaci dei vari comuni hanno l’obbligo di rappresentare in modo coeso l’intero territorio, la manifestazione del prossimo 26 marzo non può essere la solita passerella politica, i sindaci, se davvero intendono rappresentare le loro comunità, devono esigere dal Presidente Renzi la realizzazione di un nuovo piano sanitario che tenga conto della realtà, che eroghi sanità e non morte.

Devono chiedere al Presidente del Consiglio un impegno formale in tal senso e, se necessario, chiedere la nomina di un nuovo commissario per la sanità calabrese.

*Presidente associazione Sanità é vita

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