PRAIA A MARE – I Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro hanno posto sotto sequestro venerdì 28 marzo 2014 l’ex discarica comunale di Praia a Mare.

Una vasta area di ben 3mila metri quadrati è stata sigillata dalle forze dell’ordine su indicazione della Procura della Repubblica di Praia a Mare.
Gli inquirenti hanno constatato uno sversamento di percolato da una vasca di raccolta verso un terreno privato. Un’attività inquinante che – sempre secondo gli investigatori – andava avanti da diverso tempo.
I sigilli sono dunque scattati su un’area di circa 3mila metri quadrati al termine delle indagini portate avanti dal nucleo ambientale della procura paolana a seguito della denuncia effettuata da un gruppo di ambientalisti appartenenti al Comitato per le bonifiche della Calabria.
Al momento – informano dalla Procura – è stato ipotizzato il reato previsto dall’articolo 674 del codice penale: sul getto di sostanze in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone. Si tratta di un reato definito dagli inquirenti “a largo spettro” in attesa di accertare le responsabilità che, essendo la discarica di responsabilità del Comune di Praia a Mare, dovrebbero indirizzarsi proprio verso il municipio.
In particolare gli inquirenti hanno posto l’attenzione sul dato ambientale e su quello amministrativo ipotizzando mancanze da parte dei responsabili in merito alla messa in sicurezza della discarica e alle analisi delle acque a monte e a valle dei cumuli di rifiuti interrati.
Ciò, nonostante il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, nei giorni successivi all’apertura del fascicolo di indagine avesse mostrato le analisi effettuati sulle falde acquifere per conto del Comune e sostenuto la mancanza di dati allarmanti.
Tuttavia altre zone dell’area di località Zaparia, nei dintorni della discarica, è oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti tra cui pneumatici e una palma presumibilmente affetta da punteruolo rosso e smaltita illecitamente.
