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Paola, Ferrari interviene sullo sciopero dei comunali del 2 maggio

paola_assemblea_personale_arPAOLA – È bufera sulla manifestazione del personale dipendente comunale del 2 maggio, in concomitanza con il patronato regionale sulla Calabria al Santuario.

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I sindacati adesso decidono per la sua sospensione. Ma il clima è acceso. E nel frattempo anche il dimissionario presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, dopo le critiche del Movimento 5 stelle, rinuncia ad accendere la lampada: verrà sostituito dal vice presidente della giunta regionale, Antonella Stasi.

Torniamo ai comunali. Nonostante il passo indietro, ieri, il sindaco di Paola, Basilio Ferrari, ha preso carta e penna e ha scritto alle sigle sindacali, alla questura, ai carabinieri al prefetto e al vescovo rilevando “il tentativo dei dipendenti di ostacolare le celebrazioni del patronato di San Francesco”.

Il primo cittadino in una nota stampa ha espresso forte perplessità per l’iniziativa che si voleva intraprendere contestando anche le motivazioni addotte: “mancanza di certezze sulle retribuzioni dell’anno 2015” ed ha quindi accusato le organizzazioni sindacali di “non avere alcun riguardo verso le esigenze di carattere pubblico”.

Quindi, nelle ore a seguire, la nuova presa di posizione dei sindacati che dopo la mediazione della Digos (agenti Dario Posca e Paolo Stella), hanno deciso con una presa d’atto congiunta la necessità di “garantire i servizi a tutti i pellegrini che si recheranno in visita al Santuario”.

Le parti si ritroveranno al tavolo di confronto all’indomani del 4 maggio per poter definire un percorso condiviso per affrontare in termini strutturali la continuità delle mensilità e la definizione dei contratti decentrati relativi agli anni 2010/2014.

Il sindacato ha, però, confermato la permanenza dello stato di agitazione a suo tempo proclamato. Le organizzazioni sindacali hanno avuto, inoltre, la possibilità di chiarire che la manifestazione “aveva il preciso obiettivo di portare a conoscenza la pubblica opinione della situazione tragica che sta determinando una dichiarazione di dissesto di cui ancora non si conosce l’epilogo o da quando dispiegherà i suoi effetti anche sulla tranquillità per i lavoratori di vedere riconosciute con continuità, come sino a qualche mese fa, le spettanze mensili. Nell’assemblea del 28 aprile sono riportate le risultanze di un tentativo di conciliazione effettuato alla Prefettura che non davano certezze ai lavoratori”.

Il tentativo del sindacato di definire un piano aziendale per far fronte a tale emergenza di concerto con l’ente – mettono in risalto le sigle – non ha avuto possibilità di essere definito “a causa dell’abbandono della riunione da parte del sindaco. Ma non sussiste nessuna divisione tra il personale o contrapposizione politica”.

Non sembra pensarla allo steso modo il primo cittadino che in un’altra nota accusa i sindacati di scrivere il falso: “Non ho partecipato ad alcuna iniziativa con loro. Si devono assumere le responsabilità delle loro azioni”.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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