È così che il sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, descrive il risultato elettorale di Forza Italia alle recenti elezioni europee.
“Nel nostro comune – ha detto il primo cittadino tortorese – è stata raggiunta una percentuale di consensi del 31,5 percento. Un dato superiore alla media nazionale e regionale, tra le più alte in provincia di Cosenza, a sottolineare che Tortora rappresenta una solida roccaforte per questo partito”.
Secondo Lamboglia il risultato è legato al suo ruolo di coordinatore provinciale del partito di Berlusconi.
“Molta soddisfazione per il lusinghiero successo di partito – scrive in un comunicato il sindaco di Tortora – ma anche tanta gratificazione per le preferenze riportate da Fitto e Patriciello. Quest’ultimo addirittura destinatario di ben 367 preferenze, primo eletto in assoluto a Tortora”.
Nei dati elettorali andrebbe dunque ricercata una lettura politica in controtendenza.
“C’è da sottolineare – scrive ancora il coordinatore provinciale di Fi – come a Tortora, nonostante la performance del Pd, le forze di centrodestra, insieme, si confermino, ancora una volta, maggioranza assoluta.
Un sentito ringraziamento – conclude Lamboglia – va, pertanto, a tutti gli elettori che hanno contribuito, con il loro voto, a contrastare una deriva populista e distruttiva, mentre a chi ha deciso di rimanere spettatore ribadiamo il nostro impegno a onorare la politica con forza rinnovatrice, concreta e costruttiva”.
Fuggendo da polemica
di carattere personale perché non interessano a nessuno, l’unico risultato che
lasciano è quello di rancori personali, facendo perdere l’obiettivo vero per la
quale la polemica è avvenuta. Pur correndo questo rischio, mi sento di
commentare la dichiarazione fatta dal sindaco di Tortora Pasquale Lamboglia. Il
sindaco fa bene a ringraziare gli elettori perché continuano a recarsi presso i
seggi per votare, scongiurando così una deriva populista e distruttiva, e
rimprovera, giustamente, aggiungo, chi non sente il dovere di esercitare questo
diritto, ma noi ci dobbiamo chiedere, in primis il sindaco, il perché di questa
disaffezione ad esercitare questo diritto/dovere, non possiamo solo chiedere
senza dare ai cittadini quello che si aspettano dalla politica. Il sindaco si
deve rendere conto che i cittadini sono nauseati e poco incoraggiati da
comportamenti riprovevoli come quelli del suo assessore al turismo e allo sport
– raggiunto da un’ordinanza di demolizione di opere edilizie effettuate
sull’immobile di proprietà e per la quale non ha sentito e non sente il bisogno
e l’obbligo morale di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di
assessore, e tanto meno di dare delle spiegazioni plausibili ai propri
cittadini nonostante si sia dichiarato sereno. Il sindaco comunque continua a
tenerlo in Giunta, senza batter ciglio, con questo comportamento, caro sindaco,
non onora affatto la politica, come afferma, ma contribuisce in modo serio a screditarla
e a fargli perdere quel consenso per la quale si sente in dovere di ringraziare gli
elettori. La politica, quella seria, è fatta di comportamenti e di esempi che
si incidono nella memoria delle nuove generazioni; non parole slegate dai
successivi comportamenti e dalla realtà dei fatti concreti. Per recuperare i
cittadini al voto, bisogna entrare in sintonia con loro, con le loro
aspirazioni, cambiare il modo di governare i territori, ma soprattutto
l’informazione, i cittadini devono essere informati di tutto e rispettati
durante la vita amministrativa e non ricordarsi di loro solo quando si ha
bisogno del loro voto per contrastare altri cittadini che protestano perché
tutto questo non gli garba.