Quali i contenuti e le possibili conseguenze sul processo Marlane della registrazione tra due testimoni depositata a sorpresa dal PM?

PRAIA A MARE – Processo Marlane. Quale l’effettivo contenuto della registrazione audio tra due testimoni presentata in aula a sorpresa dal PM Maria Camodeca? E quali conseguenze potrebbe avere questo nuovo elemento sul procedimento entrato ora nella fase conclusiva del primo grado?
Dubbi e incertezze a pochi giorni dalle richieste di condanna formulate sabato 20 settembre dalla pubblica accusa. In aula sono stati chiesti circa 60 anni di carcere per dirigenti del Gruppo Marzotto e quadri dell’ex stabilimento Marlane di Praia a Mare per omicidio colposo e disastro ambientale. (ne abbiamo parlato qui)
Partiamo da ciò che è noto. La registrazione audio riguarda una conversazione tra due dei tanti testimoni citati, e poi ascoltati, nel processo. Due ex operai: Antonino Idà e Luigi Pacchiano. È Pacchiano a registrare Idà che racconta di una cena avvenuta a San Nicola Arcella prima che il processo partisse.
Al tavolo ci sono ex operai – alcuni dei quali poi figureranno nell’elenco dei testi sia dell’accusa che della difesa – e due degli imputati: Salvatore Cristallino e Carlo Lomonaco.
Ciò che non è noto, ma che è stato ipotizzato in aula, è che in quella occasione sarebbe avvenuto un tentativo di condizionamento delle testimonianze.
“Intralcio alla giustizia”. Questa potrebbe essere l’ipotesi di reato su cui lavora la Procura della Repubblica di Paola che ha ricevuto il cd da Pacchiano stesso, lo scorso 31 luglio.
Altro elemento certo è che la Corte ha deciso di ammettere l’audio come probabile prova “con riserva”, ovvero: nelle prossime ore ne sarà valutata l’attendibilità attraverso una perizia tecnica proprio per sciogliere, in un verso o nell’altro, la riserva.
Un altro elemento, però, che sarà da chiarire è se, aldilà di tutto, gli accertamenti in corso di svolgimento dalla procura sul contenuto del cd porteranno all’accertamento di fatti rilevanti per il processo.
All’acquisizione di questo nuovo materiale si era opposta in aula la difesa dei due imputati chiamati in causa poiché, essendo l’elemento proveniente da un altro procedimento (il fascicolo aperto dalla procura paolana immediatamente dopo aver ricevuto il cd da Pacchiano) correva l’obbligo di “avviso di deposito” nel processo Marlane e la notifica alle parti prima dell’arrivo in aula.
In attesa della perizia sul cd, è logico pensare che quest’ultimo possa anche non avere alcuna conseguenza sul processo. Almeno per il primo grado che dovrebbe completarsi con le aringhe difensive e il giudizio. Eventualmente il cd contenesse elementi concreti di reato, potrebbe rientrare nella fase dibattimentale del secondo grado.
