Ospedale di Praia a Mare, il Comitato scrive a Pezzi

PRAIA A MARE – Il Comitato civico per la difesa dell’ospedale di Praia a Mare ha scritto a Luciano Pezzi, l’ex sub-commissario della sanità calabrese che lo scorso 19 settembre è stato nominato dal Consiglio dei ministri Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dal deficit sanitario.

Scopo della missiva dell’associazione nata a seguito della conversione del nosocomio praiese in Casa della salute è quello di perorare ancora una volta la causa per la quale si batte sin dal 2011.

“60mila cittadini, che in estate diventano 300 mila grazie ai turisti, subiscono da allora gravi disservizi sanitari a causa della distanza da altri presidi ospedalieri”.

Questa, in sintesi, la situazione prospettata dagli attivisti al generale della guardia di finanza chiamato a proseguire l’attuazione del piano di rientro fino all’elezione della nuova Giunta della Regione Calabria dopo le dimissioni di Scopelliti.

L’accento viene posto sulle troppe discrepanze che questo piano ha regalato ai territori della regione. “Sul Tirreno Reggino – scrivono dal comitato – ci sono 6 ospedali per altrettanti comuni a volte distanti tra loro solo 10 minuti d’auto. Mentre nel cosentino – aggiungono – serve quasi un’ora per andare da Praia a Mare al più vicino ospedale, quello di Cetraro, e con tempi raddoppiati in estate a causa del traffico”.

Ma dalle prime dichiarazioni di Pezzi nella sua nuova veste di commissario pro tempore non giungono segnali rassicuranti. Sulle Case della salute – infatti – il neo commissario si è espresso con toni positivi. “Migliorano – ha detto in una intervista alla stampa – l’offerta sanitria territoriale”.

Ecco perché il Comitato nella sua lettera fa appello alla sentenza del Consiglio di Stato del 2013 che ha dichiarato illegittimo il decreto commissariale con il quale è stato convertito l’ospedale di Praia a Mare in struttura territoriale.

“A Pezzi – fanno sapere – abbiamo chiesto di riaprire il confronto con le istituzioni del territorio dell’Alto Tirreno cosentino, sulla decisione adottata per l’ospedale di Praia a Mare”.