SANTA MARIA DEL CEDRO – Il 15 ottobre parte l’edizione 2014 della festa del raccolto in programma a Santa Maria del Cedro fino al primo novembre e organizzata dal Consorzio del cedro di Calabria in collaborazione con il Comune e l’assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria.
Il programma prevede degustazioni gastronomiche, mostre, convegni che si svolgeranno nelle cedriere, presso il Museo del Cedro, la Cittadella del Cedro, il centro storico e in altri punti della Riviera dei Cedri.
“La festa – sostengono gli organizzatori – nasce per preservare e divulgare la cultura di un popolo. La cedriera diviene meta per le scuole e punto di partenza di un percorso simbolico, tracciato negli anni da tanti cedricoltori che hanno preservato un frutto dal profumo inebriante”.
Da secoli è forte il legame della cittadina tirrenica con le comunità ebraiche sparse nel mondo. Proprio in ottobre, infatti, il mondo ebraico celebra la ricorrenza del Sukkot, in italiano delle capanne o dei tabernacoli. Si tratta di una delle festività ebraiche più importanti e ricorda la vita del popolo di Israele nel deserto durante il viaggio verso la terra promessa. Ciò, attraverso la ricostruzione delle capanne (sukkot) usate nel deserto dagli ebrei durante il pellegrinaggio verso Israele e, come ordina la Torah, l’utilizzo di quattro specie di vegetali: il lulav (un ramo di palma), tre rami di mirto, due rami di salice e, appunto, l’etrog (un cedro) che viene impugnato separatamente dai rami che invece sono legati assieme con la canapa.
Durante l’estate, Santa Maria del Cedro è meta dei rabbini per la selezione dei cedri
necessari alla festa delle Sukkot attraverso riti e usanze che si tramandano da secoli.
“Il mercato dei cedri rituali coltivati in Calabria – ha detto il rabbino Elio Toaff, storico capo della comunità israelitica di Roma – non è mai venuto meno dal 1200 fino ad oggi”.