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Paola, il Pai: questo sconosciuto

GS_inside_arPAOLA – Il Piano di assetto idrogeologico, questo sconosciuto.

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La città di Paola è attraversata da ben 21 corsi d’acqua, alcuni dei quali tombati, per consentire ai loro lati l’edificazione. La stagione delle grandi piogge si avvicina e i fiumi Arancio, Scirocco, Licciandro e Fiumarella fanno paura. Senza dimenticare il San Domenico, dove incombe la frana dell’Ospedale.

La Fiumarella è stata depauperata dalla vegetazione, spogliata di alberi e arbusti, con il corso d’acqua proseguito nella sua “tombatura” originaria. Una colata di cemento ha consentito la realizzazione di un’arteria, un muro di protezione e due piste carrabili ai fianchi del fiume.

Stiamo parlando del Piano di recupero urbano. Dei lavori per la realizzazione del Parco connettivo. Opera definita “fiore all’occhiello” della Giunta Perrotta e che ancora oggi prosegue.

Ricordiamo che diverse aree sono state oggetto di esproprio per consentire i lavori. Il comune ha anche ricevuto a suo tempo un finanziamento dalla regione. Sfogliando le carte dei progetti, a fianco a corso Roma doveva sorgere anche un centro commerciale. Opera che ancora non sarebbe stata accantonata. A suo tempo ci sono state anche battaglie tra privati e il comune con tanto di ricorsi e denunce. Le area contese erano quelle dove sorge un parcheggio sterrato e ai fianchi dell’anfiteatro posto nel vallone della Fiumarella. Sempre nella parte superiore sono stati anche realizzati altri due posteggi per auto.

Ma quel che preoccupano sono le tombature. Dal 2001 sono vietate. In alcuni casi sono state realizzate prima, in altri invece dopo.

Il Piano di assetto idrogeologico (Pai), redatto dall’Autorità di bacino regionale al punto in cui parla delle linee guida sulle verifiche di compatibilità idraulica delle infrastrutture con i corsi d’acqua recita testualmente: “È vietata la tombatura di qualsiasi tipologia di corso d’acqua, anche dei fossi minori. Limitate tombature sono ammesse solo in casi eccezionali e di comprovata necessità,previo parere vincolante dell’Autorità di bacino. In quest’ultimo caso, oltre alle verifiche e alle prescrizioni sopra riportate per gli attraversamenti, dovranno essere previste tutte le opere e le cautele necessarie affinché non avvengano ostruzioni all’imbocco ed all’interno dell’opera. L’opera deve essere in ogni caso di dimensioni tali da essere manutenibile con mezzi meccanici”.

L’assessore uscente Giovanni Abruzzo aveva svolto uno studio particolareggiato dal quale potrebbero emergere diverse incongruenze. In particolar modo interventi a Sant’Agata nei pressi di una fiumara, altri interventi nei pressi del fiume San Domenico (campetto di calcio incluso) e infine a Sud nei pressi del campeggio Badia ci sono interventi che hanno alterato il già fragile equilibrio di sostenibilità ambientale.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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One comment

  1. Quando pi succedono i disastri poi si piange, il guaio e che muore sempre gente che non centra niente. Gli amministratori dovrebbero pensare una cosa: Quello che togli alla natura prima ho dopo se lo riprende, e sempre con le cattive.