VERBICARO – Chiede la convocazione dell’Assemblea dei soci della Bcc di Verbicaro per discutere di statuto e nomina del nuovo presidente ma incontra l’ostruzionismo degli attuali vertici della banca.
Il componente del Consiglio di amministrazione Battista Pignataro, per il tramite dell’avvocato Ugo Vetere, denuncia nuove presunte irregolarità. E lo fa a seguito dell’ennesimo tentativo di sovvertire lo stato attuale della guida dell’istituto di credito del Tirreno cosentino. Dopo la dichiarazione di decadenza di Arturo Riccetti dalla carica di presidente del Cda, l’organo amministrativo è guidato dal vicepresidente Francesco Silvestri.
Nelle ore scorse Pignataro ha richiesto la presenza di quest’ultimo presso la sede centrale a Verbicaro per due giorni consecutivi a partire da oggi. In questo modo, Silvestri, come da statuto, avrebbe dovuto autenticare le sottoscrizioni dei clienti che avanzano la domanda di convocazione dell’assemblea.
Le regole della Bcc in effetti prevedono che un decimo dei soci possa richiedere la convocazione dell’assemblea purché presentino domanda direttamente in sede e che queste istanze vengano autenticate dal presidente, oppure da consiglieri o dipendenti della banca da esso delegati con l’approvazione del Cda.
“Abbiamo ricevuto solo ieri sera alle 20 – fa sapere l’avvocato Vetere – risposta dal vicepresidente Silvestri circa la sua indisponibilità a presenziare in sede e a convocare un Cda per delegare il compito di vidimazione. Ancora una volta – aggiunge – si impedisce a un consigliere di esercitare un suo diritto e ai soci della banca di sapere quel che avviene sulle loro teste”.
Intanto, questa mattina, presso la sede di Verbicaro sarebbero state comunque protocollate le prime richieste di convocazione dell’assemblea, ma senza vidimazione. Lo statuto prevede anche la possibilità di rivolgersi a un notaio ma le spese sarebbero a carico dei soci. Pare che siano pronti a firmare in 150: un numero dunque che sarebbe superiore ai 104 necessari.
Ma intanto è anche pronta una nuova diffida per i vertici Bcc. “Sappiamo – fa sapere Vetere – della convocazione imminente di un Cda in cui discutere l’elezione di un nuovo presidente. Anche in questo caso porteremo la questione all’attenzione degli organi di giustizia e di controllo bancario poiché il mio assistito, Arturo Riccetti, è ancora in tempo per ricorrere contro la dichiarata decadenza e c’è ancora un procedimento pendente presso il tribunale delle imprese”.