Franz Berardi non ha accettato il degrado presente di fronte alla sala mortuaria dell’ex ospedale di Praia a Mare e ha deciso di rimboccarsi le maniche e pulire.
PRAIA A MARE – Correre in ospedale dopo la morte di un parente ricoverato nella Residenza sanitaria assistenziale e trovare l’acceso alla sala mortuaria invaso da rifiuti.
È accaduto sabato 18 ottobre 2014 ad un cittadino recatosi al Centro di accoglienza primaria territoriale di Praia a Mare dopo aver appreso della morte dell’anziana zia.
“Ho trovato di tutto – ha detto Franz Berardi – davanti alla porta che i cittadini varcano in momenti di estremo dolore.
Detriti, rifiuti vari e qualcuno ha persino abbandonato una tanica piena di urina. Da cittadino mi sono preoccupato di fare qualcosa. Ho trovato una scopa e una paletta e ho iniziato a pulire.
Noi praiesi ancora non ci siamo resi conto di quanto abbiamo perso con la chiusura dell’ospedale, ma io voglio continuare a crederci in questa struttura ospedaliera. Faccio un appello alle istituzioni – ha poi concluso –. Portate avanti la battaglia per riaprirlo”.
Sempre sabato mattina, abbiamo contattato la direzione della struttura sanitaria praiese per chiedere spiegazioni. Oltre a rassicurarci sulle perfette condizioni all’interno dei locali della morgue ci hanno riferito che la responsabilità del disagio è da attribuire alla ditta esterna che ha in appalto la manutenzione dell’area che circonda l’ospedale.
Ci sono stati inoltre promessi interventi urgenti nei confronti della ditta stessa per il ripristino immediato della decenza dei luoghi oggetto delle lamentele.
Questa mattina, lunedì 20 ottobre, il problema sembra essere avviato a soluzione. I rifiuti sono stati rimossi dalle vicinanze dell’ingresso anche se, poco distante, rimane ancora un cumulo di macerie edilizie. Stesso discorso per alcuni oggetti che occupano ancora la copertura di un magazzino, sempre nei pressi.
L’impressione è però che a breve l’area dell’ingresso alla sala mortuaria sarà del tutto liberata dai rifiuti per consentire il dovuto decoro e, soprattutto, il rispetto agli utenti che ne faranno uso.
Vorrei solo esternare rammarico come cittadino Prajese residente fuori regione, per questa assurda situazione che ancora oggi i cittadini di tutto ll circondario dell’alto tirreno cosentino continuano a vivere.
Colgo l’occasione per esprimere il mio cordoglio alla famiglia di Franz Berardi che oggi ci ha lasciato per sempre dopo una malattia che lo ha stroncato all’età di 54 anni.
Franz era un bavissimo ragazzo, io ll’ho lasciato così… un ragazzo, poi quando sei costretto a lasciare il tuo paese per una vita migliore, le strade si dividono e molte amicizie si spargono ovunque, solo i ricordi fortunatamente rimangono.