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Praia a Mare, chiazze “colorate” anche in inverno

GS_inside_arPRAIA A MARE – Vistose ed estese chiazze marroni. Lunghe e consistenti scie grigiastre. Questo lo spettacolo offerto questa mattina dallo specchio d’acqua prospiciente la costa di Praia a Mare e di San Nicola Arcella.

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Proprio nel punto in cui le due località turistico balneari della Riviera dei Cedri confinano. Uno degli scorci più rinomati dell’intero territorio.

La capitaneria di porto di Maratea, competente per territorialità, sostiene di aver ricevuto delle segnalazioni (compresa la nostra, ndr) ma che oggi, purtroppo, l’unica pattuglia disponibile è impegnata in controlli di routine nel settore a Nord del porto. Molto probabilmente un’ispezione sarà svolta nei prossimi giorni.

Sempre dall’Ufficio circondariale marittimo di Maratea, tuttavia, ricordano di essere a conoscenza del fenomeno e rimandano alla posizione espressa di recente anche dall’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria e da altri organismi similari.

In molti casi le schiume che si sviluppano in prossimità delle coste sono riconducibili per lo più a fenomeni di fioriture algali e – come si legge ad esempio nel report Sos mare 2013 – in Calabria non si registrano presenze di specie tossiche delle stesse.

A generarle – ha anche spiegato l’agenzia ambientale calabrese – le alte temperature delle acque. Viene da chiedersi se i circa 20 gradi di temperatura ambientale delle ore in cui abbiamo documentato il fenomeno siano sufficienti.

Va tenuto conto, inoltre, quanto da tempo ripete la Procura della Repubblica di Paola circa il funzionamento dei depuratori comunali e che di recente ha ribadito alle amministrazioni comunali stesse a cui ha chiesto collaborazione.

L’arrivo delle piogge – è stato spiegato dalla procura – segna momenti di difficoltà per gli impianti. Laddove è assente la separazione tra acque bianche e nere, l’acqua piovana confluisce nel depuratore mandandolo in tilt e, dunque, compromettendo il processo di purificazione. Fatti che la procura sostiene di aver accertato a luglio scorso, mese in cui si sono registrate molte piogge.

Sulla scorta di questi accertamenti e in vista dell’inverno, il procuratore capo, Bruno Giordano, aveva chiesto ai comuni di adeguare i propri impianti separando le condutture per le acque piovane da quelle fognarie, predisponendo vasche di accumulo per fronteggiare le emergenze dei periodi di forti piogge e installando misuratori di portata all’ingresso degli impianti di depurazione.

Su questi interventi Giordano ha chiesto aggiornamenti ai municipi del territorio e a breve si dovrebbe avere un quadro completo.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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