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Assunzioni sospette all'Asp, tra esposti e indiscrezioni

promo_insideCOSENZA – Un’azione a tutela dei lavoratori precari. Di quelli non inclusi ingiustamente negli elenchi e di quelli che a giusta ragione vi sono compresi. Ma soprattutto per gettare luce sulle modalità con cui gli stessi elenchi sono stati redatti.


Queste le precisazioni di Angelo Sposato, segretario generale della Cgil del Pollino – Sibaritide – Tirreno il giorno dopo l’esposto presentato in Procura a Castrovillari sulle assunzioni sospette all’Asp di Cosenza.

Si tratta, in sintesi, di un progetto della Regione Calabria per il superamento del precariato, rivolto a circa 200 disoccupati che per due anni presteranno servizio come Lsu e Lpu presso le strutture sanitarie dell’Asp per essere poi stabilizzati nel 2016.

Ma sulle procedure per la selezione degli aventi diritto – questa la denuncia del sindacato – si allungherebbero delle ombre.

In attesa che la magistratura di Castrovillari decida come e se procedere fioccano le indiscrezioni. La vicenda si è da subito profilata come una mossa elettorale visto che le firme sui contratti sono avvenute a pochi giorni dal voto regionale del 23 novembre.

Le voci si inseguono soprattutto su presunti legami di parentela di alcuni dei componenti l’elenco con candidati alle regionali e con sindacalisti.

A tal proposito il segretario provinciale è intervenuto per sgomberare il campo da dubbi. “È una ipotesi che se verificata – ha detto Angelo Sposato – ci vedrà reagire nella maniera più dura possibile contro eventuali responsabili appartenenti alla nostra sigla. Nella nostra azione – ha aggiunto – abbiamo intenzione di tutelare anche il sindacato oltre che i lavoratori stessi”.

C’è addirittura chi sosterrebbe che il giorno della fatidica firma insieme al contratto venisse consegnato un santino elettorale. Tutte indiscrezioni da confermare.

La copia di uno di questi contratti è stata allegata all’esposto della Cgil. Dalla sua lettura si capisce che i lavoratori saranno impiegati “a partire dal 17 novembre” per “20 ore settimanali e per un massimo di 80 mensili” dopo aver svolto “un periodo di formazione di almeno 20 ore”.

Si legge inoltre che, dopo una ricognizione sul fabbisogno territoriale svolta dall’azienda sanitaria, i lavoratori saranno assegnati, nelle varie postazioni di utilizzo dai “direttori del distretto sanitario di competenza”.

Ma non si tratta in alcun modo – viene spiegato nel documento – di rapporti di lavoro con l’Asp di Cosenza, ma con la Regione Calabria cui spettano “tutti gli oneri discendenti”.

Sotto questo aspetto è da capire come si regolerà il commissario ad acta della sanità calabrese Luciano Pezzi che, per conoscenza, ha ricevuto copia dell’esposto della Cgil.

Le assunzioni nel settore – come è noto – sono bloccate proprio per sua decisione in attesa di riorganizzare il personale a carico del sistema sanitario.

C’è da capire se questa vicenda sia o meno di sua competenza. E se la competenza fosse esclusivamente in capo alla Regione, allora bisognerà invece capire quali saranno le reazioni del neo eletto presidente dell’ente, Mario Oliverio.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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