TORTORA – Il Comune di Tortora ha concesso dei terreni comunali della frazione montana Sant’Elia alle associazioni di Parentesi aperta, progetto per l’assistenza ai minori con problemi di giustizia.
Nei giorni scorsi l’ente, che è partner dell’iniziativa, ha deliberato per mettere a disposizione alcuni fondi agricoli e l’uso di alcuni locali del rifugio montano presente nella contrada per la custodia degli attrezzi.
Sulle superfici, i minori coltiveranno erbe e piante officinali che poi saranno in parte vendute a una ditta di Marano Marchesato specializzata nella loro lavorazione e in parte usate per la produzione di un liquore che porterà il marchio di Parentesi aperta.
“Come amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Tortora, Generoso Dulcetti – crediamo molto in queste iniziative che riteniamo essere importantissime per il nostro territorio. I giovani sono il nostro futuro e questo progetto mira a sostenere i ragazzi a rischio, soggetti a procedimenti penali. In un momento storico di grave crisi economica e sociale, c’è bisogno di creare attività sociali di sostegno per chi rischia di perdersi in situazioni difficili”.
Parentesi aperta è stato finanziato dalla Fondazione con il Sud, ma altro obiettivo del progetto è l’autofinanziamento.
“Questo lavoro – ha spiegato Angelo Serio, dell’associazione culturale di volontariato Gianfrancesco Serio – servirà soprattutto al recupero e al reinserimento dei ragazzi in difficoltà ma anche alla creazione di un nostro fondo, tramite la vendita di prodotti artigianali, per sostenere tutte le attività che il progetto prevede”.
E mentre a Tortora ci si sta attrezzando per avviare la coltivazione dei terreni, a Cetraro, dove ha sede l’altro centro diurno di Parentesi aperta, già nei prossimi giorni e per tutto il periodo delle feste di Natale sarà possibile acquistare i prodotti sott’olio preparati dai ragazzi che seguono il programma di reintegro.
Si tratta dunque, di un progetto di grande valenza formativa di cui è promotore il centro accoglienza l’Ulivo di Tortora, supportato da numerosi partner tra cui, l’associazione Gianfrancesco Serio, la cooperativa sociale Esserci Tutti, il Delfino, la cooperativa E.D.I, Oltre, la parrocchia San Benedetto di Cetraro, che ospita un altro centro diurno dove si svolgono le attività di Parentesi aperta, la parrocchia Santo Stefano Protomartire di Tortora, la cooperativa Promidea, l’Università degli studi della Calabria e le amministrazioni comunali di Tortora e Cetraro.