SAN NICOLA ARCELLA – L’associazione Amici di San Nicola Arcella al fianco dei comuni della Valle del Noce nel procedimento sui reati ambientali nel depuratore di San Sago.

È la stessa associazione, in un comunicato del presidente Paola Trissino Bottalo, a renderlo noto.
Nell’udienza di ieri dinanzi al Gup del tribunale di Paola, conclusasi con un rinvio al prossimo 5 marzo, è stata depositata la richiesta di costituzione parte civile unitamente a quella dei comuni del Comitato a difesa del Noce, di associazioni ambientaliste, del Consorzio turistico del Tirreno e a quelle individuali di alcuni imprenditori balneari di Praia a Mare e Tortora.
“In questa battaglia – fa sapere il presidente di Maici di San Nicola Arcella – i sindaci non possono essere lasciati soli. È indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini. Per questo abbiamo deciso di collaborare con i giudici mettendo a disposizione dell’amministrazione comunale l’impegno dello studio Renino & Partenrs e specificatamente del avvocato Ciro Renino, nostro socio, conferendogli l’incarico di costituzione di parte civile”.
Secondo l’associazione, l’impianto di San Sago, dove prima del sequestro sono venivano depurati rifiuti speciali pericolosi e non è una minaccia per l’ambiente circostante. Un pensiero appunto comune a quello delle municipalità e delle sigle ambientaliste della Valle del Noce, a metà tra Calabria e Basilicata.
“Sono a rischio – dichiara Paola Trissino Bottalo – la qualità della vita e la vocazione turistica del territorio. Il caso della mala gestione dei depuratori dell’area, in particolare quello di San Sago, fa sentire i suoi effetti sul fiume Noce e di conseguenza sul mare dove si bagnano i nostri figli. La situazione – conclude il presidente di Amici di San Nicola Arcella – impone azioni per etica e per salvaguardare concretamente l’immagine di un territorio da chi ne deturpa l’ambiente”.
