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Tela del Ragno, uno speciale

Pubblichiamo una serie di estratti dalla voluminosa requisitoria del PM Eugenio Facciolla sul processo Tela del ragno contro i vertici della ‘ndrangheta del Tirreno cosentino. Prima puntata: panoramica.


PAOLA – L’inchiesta Tela del ragno parte ufficialmente a seguito della decisione di collaborare con la giustizia dei fratelli Giuliano e Ulisse Serpa e raccoglie altri procedimenti penali che sono connessi a questa indagine; il PM ha chiesto e ottenuto diversi decreti di confluenza.

L’indagine mira a far emergere le responsabilità della criminalità organizzata in ordine a diversi reati consumati nell’ambito delle associazioni di tipo mafioso o avvalendosi del così detto metodo mafioso.

I due clan in lotta per l’egemonia sul territorio del basso tirreno cosentino, sarebbero quello guidato dalla famiglia Serpa (“federato con la famiglia Bruni di Cosenza e gli zingari) e l’altro guidato dalle famiglie Scofano, Martello e La Rosa (federato a quello dei Lanzino-Cicero di Cosenza).

I reati più gravi contestati sono gli omicidi. Tra questi quelli maturati sempre nell’ambito della faida tra i clan in lotta, sono quelli di Salvatore Imbroinise, Carmine Chianello, Luciano Martello, Rolando Siciliano e Luigi Sicoli.

A questi vanno aggiunti i tentativi di omicidio perpetrati in danno di Giancarlo Gravina (Pastasciutta), Franco Tundis e Gennaro Ditto.

A Catanzaro a fronte di 77 indagati sono stati soltanto tre i proscioglimenti decisi dal Gup (Alessio Natale, Francesco Loizzo e Giovanni Neve) e 74 i rinvii a giudizio.

Il processo si è diviso in tre tronconi. Per i riti abbreviati (già giudicati in 27 in primo grado) si è ora all’appello a Catanzaro nei confronti dei seguenti imputati: Mario Scofano, 10 anni e 4 mesi; Pasqualino Besaldo 10 anni e 4 mesi; Domenico La Rosa 10 anni e 4 mesi; Vincenzo La Rosa 10 anni; Carlo Lamanna 7 anni e 9 mesi; Giuseppe La Rosa, 6 anni e 8 mesi; Gianluca Serpa, 5 anni; Daniele Lamanna assolto; Luciano Poddighe assolto; Paolo Calabria assolto; Guerino Folino assolto; Salvatore Serpa assolto ; Francesco Desiderato, assolto; Mario Severino assolto; Mario Attanasio, assolto.

Mentre a Cosenza si procede per gli omicidi (per 17 imputati) e a Paola per il reato di associazione (e altri) il PM ha fatto recentemente la richiesta di pena per i 42 a giudizio. (ne abbiamo parlato qui)

Diversi i sequestri di beni eseguiti prima e dopo dalle autorità.

La misura cautelare è stata eseguita il 31 marzo del 2012, ma le indagini sono andate avanti fino a gennaio del 2015, oltre che con i metodi “tradizionali” anche con l’uso di intercettazioni ambientali nelle carceri dove i parenti si recavano a far visita ai propri congiunti.

Alcuni di loro impartivano, per il tramite di familiari, disposizioni su come e chi dovesse praticare alcune attività illecite come lo spaccio di droga.

Altri lanciavano velate accuse anche a politici locali e commercianti, che dovevano provvedere a pagare le spese legali e quelle necessarie al sostentamento delle loro famiglie.

Agli originari due pentiti se ne sono aggiunti altri che con le loro testimonianze hanno rafforzato l’accusa.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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