TORTORA – Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, nei giorni scorsi, ha respinto una nuova istanza di dissequestro del depuratore della Ecologica 2008 in località San Sago di Tortora.

Non è andata a buon fine la richiesta dei legali del privato inoltrata dopo i lavori di adeguamento dell’impianto sequestrato a dicembre del 2013 per essere poi temporaneamente dissequestrato dall’autorità giudiziaria ad aprile 2014.
Il Gip avrebbe respinto la nuova richiesta considerando ancora sussistente il pericolo per l’ambiente circostante nonostante gli adeguamenti effettuati.
I legali di Ecologica 2008 hanno fatto appello al tribunale del riesame di Cosenza.
Il Gip, nel concedere la temporanea rimozione dei sigilli aveva stabilito che “il privato a sue spese eliminerà le criticità strutturali riscontrate sugli impianti installando macchinari che ne garantiscano l’efficienza. In tal modo dovrebbe limitare il pericolo ancora riscontrabile a causa di strutture inadeguate e soprattutto modificate allo scopo di eludere i limiti di legge. Troppi e tali sono i rilievi elaborati nell’indagine sulla grossolanità, approssimazione e incuria degli indagati nella gestione operativa del sito”.
Le attività dell’impianto di San Sago sono ferme dalla data del sequestro e su di esse vige anche un’ordinanza urgente di chiusura a firma del sindaco di Tortora, risalente al marzo del 2014.
Il sito è oggetto di un procedimento penale incardinato presso il foro paolano per reati ambientali e nell’udienza preliminare fissata per il prossimo 5 marzo il Gup dovrebbe esprimersi sulla richiesta di rinvio a giudizio per l’amministratore unico e rappresentante legale, un suo collaboratore e il direttore tecnico della Ecologica 2008 Srl.
