PAOLA – Sono state completate le operazioni per il prelievo di campioni dei sedimenti marini e delle acque del tratto di mare prospiciente la costa tirrenica da Tortora ad Amantea.
Manca dunque soltanto il campionamento da effettuare sul pescato per completare l’indagine ambientale che la Procura della Repubblica di Paola ha di recente delegato al comando della capitaneria di porto di Vibo Valentia e da svolgere in collaborazione con personale dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria.
Il terzo nucleo subacqueo della guardia costiera di Messina, nelle settimane scorse, ha provveduto ad effettuare carotaggi di sedimenti marini e prelievi di campioni delle acque superficiali e di profondità in una decina di punti della costa. Tra questi, Tortora, Scalea e Amantea, di fronte alle foci dei fiumi Noce, Lao e Oliva. Prelievi sono stati effettuati anche negli specchi d’acqua prospicienti i comuni di Belvedere Marittimo, Cetraro e Paola.
Resta dunque da effettuare la campionatura sul pescato stanziale e su quello migratorio e la sua analisi della quale si occuperà l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno. I restanti campioni già acquisiti saranno invece oggetto di verifiche da parte dell’Arpacal.
Il fine di questa inchiesta è ovviamente quello di avere un quadro delle condizioni ambientali della costa, da un punto di vista chimico e radiometrico, a seguito delle risultanze di diverse indagini svolte nell’ultimo decennio dalla procura paolana su ipotesi di reati ambientali perpetrati a danno del Tirreno.
Inoltre, a quanto si è appreso dai principali quotidiani locali, il “la” all’iniziativa voluta fortemente dal procuratore capo Bruno Giordano, sarebbe stato dato dal fenomeno di pesca di tonni malformati verificatosi nei mesi scorsi in particolare ad Amantea.
“Nel pescato – si legge nel mandato della Procura – dovrà essere effettuata la ricerca di cadmio, mercurio, selenio esavalente, cromo totale ed esavalente, dei pesticidi, del piombo e dell’arsenico”.
Dalle risultanze di tutte le analisi deriverà o meno la richiesta a livello ministeriale di intervento più approfondito per operazioni di analisi estremamente costose e non di certo alla portata sia economica che decisionale di un ufficio di procura.