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Immigrazione, Ariete: “Usiamo le seconde case”

GS_inside_arPRAIA A MARE – L’emergenza immigrazione al Sud mette a dura prova il sistema dei centri di accoglienza e il Ministero dell’Interno sollecita i prefetti a reperire nuovi posti.


L’ex vicesindaco di Praia a Mare, Maurizio Ariete, avanza una proposta al prefetto di Cosenza: utilizzare le molte seconde case presenti sul territorio dell’Alto Tirreno cosentino.

“Il Governo – spiega – ha detto che servono subito 6mila 500 posti da reperire anche con

provvedimenti di occupazione d’urgenza e requisizione. Da cittadino, in seguito a questa urgente richiesta, mi permetto di segnalare al prefetto di Cosenza di prendere anche in considerazione le migliaia di seconde case presenti sul territorio, la maggior parte occupate tra l’altro soltanto nel periodo estivo. La stessa cosa vale anche per i centri storici, dove esistono abitazioni vuote per molti mesi dell’anno e per le decine di strutture alberghiere che operano esclusivamente nel periodo estivo. Sicuramente si è a conoscenza che in altri luoghi d’Italia ci sono situazioni molto simili, per cui non dovrebbe essere così difficile reperire posti di accoglienza e far fronte ad una così tragica richiesta umanitaria”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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6 comments

  1. Una proposta più idiota non poteva essere fatta….a una regione già devastata economicamente e povera….viene sottratto anche quel poco di turismo rimasto….oltre a sottrarre il diritto a famiglie che già pagano le tasse alte di recarsi al mare un paio di mesi l anno….non mi meraviglia l idiozia dei nostri politici…

  2. Non è mia abitudine fare polemiche con nessuno, ma è bene chiarire alcuni aspetti: ognuno è libero di condividere o meno le idee altrui, purchè avvenga nel reciproco rispetto. Considerata la gravità e la serietà del problema, con tante incognite per il futuro, invece di rimanere in tema, come al solito, vi sono persone che si sentono autorizzate a imporre agli altri come gestire il proprio tempo. Qualcuno non si è ancora reso conto che ogni volta che parla perde la grande occasione di stare zitto per fare più bella figura! A chi mi consiglia di andar al bar come tutti i pensionati, ritenendolo erronamente solo un luogo di ozio, ricordo comunque che ho ancora memoria. Constato che ci si è preoccupati sicuramente per poco, venendo comunque allo scoperto con quello che si pensa davvero, mentre si spendono tutti i giorni parole di solidarietà che non hanno un minimo di verità. Aggiungo, inoltre, che il Prefetto dovrebbe anche tener conto di eventuali strutture inutilizzate e costruite con fondi pubblici.

  3. La situazione è sfuggita di mano adesso pensano di far pagare a gente che ha investito i risparmi di una vita oppure si è fatto il mutuo tartassandolo di tasse esose e addirittura stanno pensando di requisire, io dico a questi bacchettoni di usare le loro proprietà per ospitare queste persone.
    Non datemi del razzista ma è comodo farsi bello con i soldi degli altri.

  4. Discutere di questi argomenti delicati senza il rischio di scadere nella demagogia populista è molto difficile, mi spiego meglio.
    L’emergenza che riguarda quelle povere persone che scappano dalla fame e dalla guerra ci colpisce tutti, ognuno di noi deve fare qualcosa anche piccola per aiutarli, ma è lo stato italiano che deve in primis prendersi la responsabilità di accogliere queste persone, e far sentire la sua voce in sede europea perché la UE per quanto riguarda le scadenze economiche ci reputa parte dell’Unione, mentre quando si tratta di aiutare uno stato di confine come il nostro fa orecchie da mercante.
    Le seconde case possono essere un aiuto, ma lo stato dovrebbe indennizzare chi offre la propria seconda casa, molte volte frutto di enormi sacrifici, poi secondo me non sarebbe così facile da regolamentare questo afflusso, abbiamo problemi di ordine pubblico l’estate per quanto riguarda il flusso turistico, figuriamoci un flusso di persone che hanno bisogno di tutto, abbiamo pochi volontari, non abbiamo un pronto soccorso e soprattutto gli organi di polizia sono inadeguati, specialmente d’estate, molte volte questa povera gente che scappa dall’Africa ha bisogno di cure, cose che a Praia non potrebbero avere visto che un grandissimo statista di nome Giuseppe Scopelliti ha avuto la sagacia di farlo chiudere.

  5. Come proprietario di seconda casa (a Tortora) potrei essere anche d’accordo, però, da quel momento in poi lo Stato dovrebbe utilizzare lo stesso criterio per risolvere gli enormi problemi di ingiustizia e disparità sociale. Si dovrebbe applicare la “requisizione” d’urgenza ai ricchi, insomma, dovrebbero “levare ai ricchi per dare ai poveri” a iniziare dagli italiani stessi. Quindi prima di toccare la seconda casa a chi ha lavorato per una vita, si dovrebbero requisire la terza casa e il conto in banca a molti altri.

  6. Pasquale Giunti

    Mi viene in mente quella pubblicità trasmessa in tv di quell’ammiratore che per mettersi in mostra si traveste da coniglio di color rosa e va a trovare la sua amata! Orbene, fare della demagogia con i sacrifici degli altri è sempre un’ ottima cosa …. Per gli altri! Sti cazzi! La situazione nell’alto tirreno cosentino e a Praia in particolare, è grave già di suo, senza bisogno di proclami di ex … Pensionati!