SANTA DOMENICA TALAO – I lavoratori dell’impianto di selezione rifiuti di Santa Domenica Talao sono pronti ad incrociare le braccia.
I quindici dipendenti della Mia Srl, società rappresentata da Massimo Rovito, nelle ultime settimane al centro di ispezioni e indagini da parte delle autorità competenti, hanno annunciato l’intenzione di indire uno sciopero se entro fine mese – così come era stato promesso – non avranno parte degli stipendi arretrati.
Tutto dipende dall’esito dell’incontro tra la ditta e il sindacato, la Fiom Cgil di Scalea, indetto per domani, giovedì 30 aprile alle 17.
Secondo i lavoratori di Santa Domenica Talao la Mia non riuscirà a mantenere fede all’accordo preso nei giorni scorsi con con il sindacato, al quale la ditta aveva inviato una comunicazione sulle modalità che aveva intenzione di adottare per pagare gli stipendi.
La Mia infatti aveva fatto sapere alla Cgil di aver autorizzato il Comune di San Nicola Arcella al pagamento diretto dello stipendio di gennaio 2015, ritenendo di vantare crediti.
Il sindaco Barbara Mele, che da poco ha rescisso il contratto per l’affidamento del servizio di igiene ambientale proprio con la società rendese, si era però riservata di far fare una verifica sui crediti che la ditta dice di vantare e solo in base alla disponibilità economica del comune avrebbe eventualmente pagato la mensilità ai lavoratori.
Sembrerebbe però che il comune di San Nicola Arcella non abbia la possibilità di chiudere i conti con la Mia.
“Ad oggi – informano dal sindacato – non è giunta nessuna comunicazione sulle volontà né della Multiservizi, né del sindaco Mele”.
L’azienda, inoltre, nella stessa nota inviata la scorsa settimana alla Cgil aveva espresso la volontà di redigere un piano per la corresponsione delle altre mensilità arretrate e proporlo ai lavoratori durante l’incontro di domani.
Tra l’altro, Rovito aveva comunicato al sindacato che si impegnava a pagare un’altra mensilità proprio entro il 30 aprile in ragione della riscossione di spettanze dal Conai.
Ma i lavoratori non sarebbero stati retribuiti secondo questi accordi. Finora avrebbero ricevuto solo un acconto sullo stipendio di gennaio 2015, quello che – per come era stato richiesto – avrebbe invece dovuto pagare il comune di San Nicola Arcella.