PAOLA – Usura, una condanna e due assoluzioni. Il Tribunale di Paola in seduta collegiale presieduto da Paola Del Giudice ha condannato ieri pomeriggio a tre anni e quattro mesi di reclusione Antonio Arete. Ha invece assolto Mario Franco Vattimo perché il fatto non costituisce reato e Agostino Iacovo perché il fatto non sussiste. Arete è stato condannato al pagamento dei danni in separata sede nei confronti della parte offesa, Pierluigi Zicarelli, un imprenditore esercente attività edile di Fuscaldo.
Per Arete che era difeso dall’avvocato Giacomo Middea, il PM aveva chiesto cinque anni e quattro mesi, mentre per Franco Mario Vattimo difeso dagli avvocati Esbardo e Zicaro la richiesta era di tre anni, infine per Iacovo difeso da Nicola Guerrera e Natalia Branda la pubblica accusa aveva chiesto due anni e otto mesi di condanna.
Al centro dell’attenzione oltre ad Antonio Arete e Agostino Iacovo c’è stato anche il banchiere Franco Mario Vattimo dell’agenzia di Guardia Piemontese le cui accuse nei suoi confronti però si sono dimostrate infondate.
Secondo l’indagine a suo tempo svolta dalla procura Arete e Iacovo approfittando dello stato di bisogno economico finanziario di Pierluigi Zicarelli (rappresentato nel processo da Giorgio Zicarelli), esercente un’attività di impresa nel settore edile a Fuscaldo, elargivano nei confronti dello stesso prestiti di denaro con scadenza a 60 giorni pretendendo ed ottenendo quale corrispettivo interessi usurari anche del 15 percento.
Il banchiere anche non avendo concorso nel reato compiva operazioni bancarie che per l’accusa erano atte ad ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa. In particolare “provvedeva al versamento su richiesta dell’Arete di detti titoli bancari nell’agenzia di Guardia Piemontese dove operava senza far apporre preventivamente quale girata la firma dell’Arete al quale corrispondeva successivamente in contanti la somma di denaro”.
In sede dibattimentale però le accuse nei confronti di Iacovo non hanno retto né tanto meno quelle contro Vattimo. Avverso la condanna di Areta l’avvocato Middea ha preannunciato ricorso in appello.