TORTORA – “Fateli scendere ancora”.
Le polemiche nel post voto di Tortora non si placano. Il consigliere di minoranza Raffaele Papa, dopo aver parlato di “voto di scambio” aggiunge elementi all’analisi elettorale.
Secondo il candidato sindaco per la lista Progetto di sviluppo a determinare la vittoria di Impegno comune ha contribuito anche il voto di elettori che risultano residenti a Tortora, ma che in realtà non ci vivono.
“È stato convocato per il 10 giugno – scrive su Facebook Papa – il Consiglio comunale
dei lontani, di chi sta fuori da Tortora. È cosa ormai nota che il risultato elettorale è stato determinato da centinaia di persone che pur essendo qui residenti, non vivono il territorio e non conoscono le nostre esigenze, a cui non interessa del futuro di famiglie e giovani.
Invitiamo qualche commerciante del voto che ha calorosamente sollecitato queste persone a scendere a frotte per recarsi al seggio elettorale, a fare altrettanto per farli partecipare al consiglio”.

Anzi c’è gente che si porta la residenza a convenienza a seconda dove si vota e i politici approvano tutto questo per il loro tornaconto.
Una volta era obbligatorio portarsi la residenza sul luogo di lavoro ne so io qualcosa, poi per convenienze politiche tutte da verificare, tutto questo da la possibilità di inciuci e ……… a tutti i livelli.
È una pratica discutibile quella di far scendere persone residenti ma che non vivono tutto l’anno a Tortora, ma la legge prevede che il cittadino voti nel comune di residenza ed è un suo diritto/dovere quello di esercitare il voto.
Poi i metodi per accaparrarseli sono un altro discorso, ma chi è residente deve votare.