PAOLA – Imprenditori ed esercenti commerciali nel mirino.
Un duplice attentato di natura incendiaria ai danni di un onesto cittadino è stato sferrato nel giro di poco più di 48 ore. Ancora fiamme dolose. E ancora una volta a essere interessato è il titolare di un’attività. Un furgone è andato alle fiamme ieri notte. In via Bernardino Telesio, sotto il presidio ospedaliero “San Francesco”, le lingue di fuoco hanno avvolto il mezzo attorno alle 2 e 30. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Paola sotto la direzione del caposquadra Giuseppe Spizzirri. Poco da fare però per il furgoncino in quanto le fiamme avevano già avvolto il motore e le parte interne del mezzo.
Nonostante l’arrivo tempestivo è adesso pressoché inservibile, anche se la parte posteriore si è salvata dalle lingue di fuoco. Qualche giorno prima, allo stesso imprenditore avevano invece incendiato un ciclomotore. Anche in questo caso l’ipotesi più accreditata è quella del dolo. La tecnica usata è sempre la stessa vengono cosparsi i mezzi con liquido infiammabile e complice l’oscurità la criminalità fa perdere ogni traccia.
I due casi di conseguenza sono certamente collegati l’uno all’altro. Nel giro di tre giorni il danno per l’imprenditore non è stato di poco conto. Quel che è certo è che l’uomo proprietario di una ditta e un negozio di giardinaggio è stato preso nel mirino. Ma da chi e per quale motivo?
Un altro esercente residente a pochi passi da via Telesio è stato anche lui vittima dell’incendio di un mezzo (un Audi A4), che aveva in dotazione, nella mattinata di domenica. Le indagini sono coordinate dagli ispettori della polizia giudiziaria del commissariato di Paola i quali non escluderanno come di consueto nessuna pista. Anche se appare in un primo momento che si stia seguendo quella della ritorsione rientrante nella sfera privata dell’uomo piuttosto che quella dovuta al racket o alle estorsioni.