SANTA DOMENICA TALAO – Nella mattina di mercoledì 24 giugno, tecnici dell’Arpacal e funzionari dell’ufficio Ambiente della Provincia di Cosenza hanno nuovamente ispezionato l’impianto di recupero rifiuti di Santa Domenica Talao di proprietà della Mia Srl.

Al momento non è noto l’esito del sopralluogo volto – a quanto si è appreso – alla verifica di eventuali irregolarità nel funzionamento.
Nel sito, oggi, erano in corso attività degli operai per compattare i rifiuti nei container. Il piazzale davanti il cancello d’ingresso è stato sgomberato dal cumulo di rifiuti che impediva la movimentazione dei mezzi. I cumuli restanti sono stati coperti da un telo di plastica bianco. Il materiale ingombrante triturato, che due giorni fa superava quasi la recinzione, è diminuito notevolmente.
Insomma, tutt’altra situazione rispetto a quella che abbiamo documentato lunedì scorso. (ne abbiamo parlato qui)
Il sopralluogo ambientale di questa mattina era nell’aria. Il Comune di Santa Domenica Talao aveva richiesto alla Provincia un nuovo controllo dopo un proprio sopralluogo effettuato a metà maggio e la cui relazione era stata inviata alla Provincia stessa e alla Procura della Repubblica di Paola.
Resta dunque da capire cosa emergerà da questa ispezione. Il 13 maggio scorso la Provincia aveva diffidato la Mia Srl a rimediare ad alcune irregolarità nella gestione dell’impianto, tra cui il mancato rispetto delle misure di sicurezza volte a tutelare la salute dell’uomo e la salvaguardia dell’ambiente.
I controlli di oggi avranno riguardato anche le condizioni lavorative dei dipendenti che, dopo lo stato di agitazione per il mancato pagamento degli stipendi messo in atto nei primi giorni di aprile, sembrano aver superato le difficoltà igienico sanitarie.
Gli operai avevano infatti denunciato la mancanza di vestiario, mascherine e guanti, ma anche di servizi igienici e un adeguato spogliatoio, sottolineando i rischi per la loro salute. Dopo il pagamento dei primi stipendi arretrati, la situazione sembra essere notevolmente migliorata.
Resta il fatto che proprio questa mattina, mentre all’interno del capannone si svolgeva l’ispezione, abbiamo notato un operaio a lavoro senza guanti, senza mascherina e addirittura senza maglia. A torso nudo sotto il sole.
