SANTA MARIA DEL CEDRO – Percorsi naturalistici e infrastrutture al servizio del turismo. Tradotto: lungofiume e lungomare.
In questi giorni, a Santa Maria del Cedro l’attenzione è quanto mai puntata sul settore delle opere pubbliche con l’amministrazione comunale concentrata tra il completamento del Lungofiume dell’Abatemarco e i 3 lotti del lungomare.
I sentieri che costeggiano il corso d’acqua cittadino sono in via di ultimazione. L’opera non è l’unica nel suo genere sul territorio anche se, rispetto ad esempio al Parco del Corvino di Diamante, presenta delle peculiarità inedite.
“Intanto – spiega Stefano Adduci, Assessore esterno all’Ambiente, Protezione civile e Programmazione comunitaria – il nostro lungofiume si snoda lungo entrambe le sponde del corso d’acqua e oltre ad essere un sentiero naturalistico ha anche una funzione infrastrutturale. Fungerà infatti da collante tra il centro di Santa Maria del Cedro e la frazione Marcellina. Inoltre – ha aggiunto – una volta completato collegherà il mare e il nostro principale monumento architettonico, il castello di San Michele”.
Gli elementi architettonici del Lungofiume sono stati scelti e realizzati tenendo conto dei vincoli ambientali che insistono sull’area del fiume. Per questo motivo, affianco alle staccionate interamente in legno, il camminamento è stato realizzato utilizzando un legante naturale che resterà “grezzo” senza aggiunta di altri elementi come, ad esempio, mattonelle, cemento o asfalto.
L’opera è in parte già fruibile anche se resterà poi da ripulire le sponde dalla vegetazione in eccesso e, purtroppo, anche da molti rifiuti depositati negli anni da cittadini incivili. Per la consegna definitiva dei lavori ci sarà da aspettare ancora un po’ di tempo.
“Qualche ritardo si è accumulato – ammette Adduci –. In particolare la ditta è stata rallentata da un furto subito mentre era all’opera. Tuttavia, manca davvero poco”.
Poi il Lungomare. Mentre per il lungofiume Santa Maria del Cedro si è portata avanti rispetto ai comuni che ospitano gli altri corsi d’acqua dell’Alto Tirreno cosentino (Noce, Lao) risultava invece essere l’unico comune (con Grisolia) ad essere sprovvisto di una infrastruttura a servizio del turismo balneare.
“Questa sera – ricorda Adduci – è prevista l’inaugurazione del primo dei tre lotti, che sarà intitolato a Papa Giovanni XXIII. Qui abbiamo anche aggiunto alcuni elementi, come il verde e la segnaletica stradale che non erano previsti nel finanziamento con cui è stato realizzato. Il secondo tratto è quasi finito, mancano solo alcuni accorgimenti, mentre l’ultimo lotto, che è stato denominato Giardini del mare, è ancora un cantiere. Il camminamento è stato quasi del tutto completato, mentre si lavora al rilevato stradale. Sarà pronto per l’estate prossima”.