Il sindaco Sollazzo ha chiamato la stampa a raccolta. Le novità sul porto: tutti i lavori ora in mano alla Regione Calabria. “Ma non esulto finché non rivedo le ruspe”. Critiche le opposizioni.

DIAMANTE – “Finché non rivedo le ruspe nel cantiere non esulto”.
È Gaetano Sollazzo ad esprimersi così al termine dell’esposizione delle ultime novità sul porto di Diamante. Novità contenute in una delibera di Giunta del 7 ottobre e diffuse ieri nel corso di una conferenza stampa nella stanza del sindaco.
Come per i lavori principali, quelli sullo specchio d’acqua, anche la gestione delle opere complementari passa alla Regione Calabria. Si tratta di lavori per un totale di un milione mezzo di euro e relativi al cosiddetto “waterfront” comprensivo degli spazi commerciali posti a metà altezza tra le due passeggiate del lungomare Fabiani – Mancini.
“Per motivi di economicità e razionalità – ha spiegato il primo cittadino di Diamante – la regione ha ritenuto opportuno mantenere per entrambi la stessa ditta concessionaria evitando il sovrapporsi di più soggetti sull’area del cantiere”.
Quanto ai tempi, come detto, Sollazzo attende le ruspe e rimane coi piedi saldati a terra “Perché – ha chiarito – la burocrazia regionale calabrese è frenante”.
Critica l’opposizione. Il gruppo Diamante & Cirella unite Per una Diamante migliore ha ricordato come nella conferenza stampa pre estiva del sindaco e dell’assessore ai Lavori Pubblici Benvenuto si era promessa la ripresa dei lavori per giugno o luglio.
“Sui tempi – ha commentato il capogruppo Antonio Cauteruccio – i cittadini vogliono sapere quando riprenderanno i lavori, ma il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Noi da tempo abbiamo proposto la convocazione di un tavolo tecnico, unico strumento per dirimere le questioni, da tenersi a Diamante e davanti ai cittadini. Ma siamo stati ignorati. Il nodo – ha poi concluso il consigliere comunale di minoranza – è che manca l’approvazione da parte del dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria del Piano economico finanziario, passaggio che consente alla parte privata di ricominciare i lavori. Noi siamo noti per il nostro slogan fiato sul collo all’amministrazione comunale. Ecco – conclude Cauteruccio. Manca il fiato sul collo della regione da parte del governo cittadino”.
