PAOLA – Le società si ribellano all’affidamento del palazzetto dello sport. È nell’aria una grossa protesta che potrebbe coinvolgere tantissime famiglie. C’è grande fermento tra i genitori di molti giovani atleti che frequentano la palestra comunale Tonino Maiorano di Paola.
“Da quando il comune – spiega un gruppo di genitori – ha assegnato in gestione la predetta struttura sportiva di base ad un privato, molte cose non vanno più per il verso giusto ed il maggior costo richiesto dal gestore alle società sportive non può e non deve essere scaricato sulle nostre spalle. In un momento di così grande crisi finanziaria, allorquando il disagio economico e sociale è caratteristica di gran parte della popolazione, il comune non può richiedere a noi genitori ulteriori sacrifici che vanno oltre il corretto aspetto fiscale. Noi paghiamo le tasse e purtroppo, a riscontro, il comune si adopera per eliminare alcuni servizi sociali e sportivi per noi di primaria importanza. Sappiamo bene le difficoltà in cui versano le società sportive e, di conseguenza, siamo pronti a sacrificarci assieme a loro. Quando, però, i sacrifici vanno oltre ogni limite non possiamo fare altro che protestare, far sentire la nostra voce di popolo scontento, manifestare il nostro dissenso, anche elettorale, nei confronti di una classe politica insensibile verso i problemi della collettività, verso il sociale”.
I genitori di tanti piccoli atleti che giornalmente si recano nella palestra Tonino Maiorano di Paola sono pronti quindi, a scendere in piazza “per una collettiva disapprovazione pacifica che intende bacchettare tutti coloro, politici e non, che stanno costringendo le società sportive di Paola ad enormi sacrifici e, come nel caso delle società pallavolistiche, a trasferire la loro attività in comuni limitrofi, dove, a titolo completamente gratuito, sono pronti ad accogliere chi offre importanti servizi sociali”.
Saremo addirittura costretti a cambiare denominazione alle due squadre di pallavolo a seconda dei comuni che li ospitano? “Niente di drammatico, è importante l’attività che essa svolge, non il nome”. E lo sport a Paola?