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CETRARO – La guardia di finanza di Cosenza ha arrestato oggi quattro presunti affiliati del clan muto con l’accusa di traffico di stupefacenti.
Si tratta di Michele e Fabrizio Iannelli, Christian Onorato e Pierangelo Iacovo di età compresa tra i 26 e i 40 anni.
I finanzieri hanno agito sotto la direzione della Dda di Catanzaro, del procuratore Giovanni Bombardieri e del sostituto procuratore antimafia Pierpaolo Bruni, al termine di indagini durate un anno.
“L’operazione – fanno sapere gli inquirenti – ha consentito di smantellare il sodalizio e di svelare come la ‘ndrangheta cetrarese impiega i capitali provento della vendita di droga”.
Effettuati sequestri: un ingrosso e due punti vendita di frutta e verdura “fittiziamente intestati ad alcuni prestanome ma di fatto gestiti dal pluripregiudicato Michele Iannelli, detto Tavolone”.
Il gruppo criminale aveva messo in piedi un sistema di riciclaggio che ripuliva i soldi della droga e garantiva ulteriori introiti alla consorteria condizionando il mercato ortofrutticolo di una vasta area della provincia.
L’indagine ha preso il via un anno fa quando i finanzieri hanno scoperto un centro di produzione e confezionamento della droga gestito dal clan Muto in un area montana di Cetraro. In quella occasione, oltre a armi e droga, i militari ritrovarono anche il “libro mastro del clan: vendite di grosse partite di stupefacenti, acquisti di materiale utile per la coltivazione e lo stoccaggio della marijuana e per il taglio della cocaina e, soprattutto, la spartizione dei proventi tra i quattro fermati che compaiono sistematicamente in ogni appunto ove si procede alla spartizione degli utili”.
