BUONVICINO – Ha ripreso conoscenza la donna che lo scorso 28 dicembre è stata ritrovata priva di sensi a letto, accanto al corpo esanime della figlia di 6 anni.

Secondo quanto appreso, i medici dell’ospedale Annunziata di Cosenza avrebbero comunque ritenuto opportuno mantenerla sedata.
Nell’abitazione di Buonvicino teatro della tragedia – informano fonti investigative – proseguono gli accertamenti. L’attenzione è sempre concentrata sull’impianto di riscaldamento costituito da termoconvettori alimentati, attraverso una caldaia esterna, da Gpl stipato in un bombolone interrato in giardino.
Gli investigatori, inoltre, non hanno ancora confermato la causa del decesso della bambina. Non è ancora stato reso noto l’esito dell’autopsia. L’ipotesi dell’avvelenamento da monossido di carbonio resta la principale ipotesi. L’unica certezza – è stato fatto chiaro – e che non si è trattato di morte violenta
