Lotta ai furbetti nel settore pubblico in un’operazione della Guardia di finanza. A Rossano 12 ordinanze di custodia cautelare per i dipendenti dell’Asp di Cosenza.
COSENZA – Avrebbero dovuto essere al loro posto invece alcuni dipendenti dell’Asp di Cosenza impiegavano l’orario di lavoro per fare la spesa, andare dal meccanico o semplicemente una passeggiata sul lungomare.
“Questa mattina, i finanzieri della compagnia di Rossano – si legge in un comunicato delle fiamme gialle – coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare di restrizione della libertà personale nei confronti di altrettanti dipendenti pubblici dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, responsabili di reiterate condotte di assenteismo e abbandono del posto di lavoro”.
Le indagini sono andate avanti per 6 mesi e – secondo gli inquirenti – almeno la metà degli impiegati della struttura sanitaria di Rossano sarebbe solito a tali comportamenti. Il copione è comune a tanti altri casi: il dipendente arrivava, timbrava il proprio cartellino e poi se ne andava a sbrigare faccende personali. In alcuni casi i lavoratori si scambiavano il “favore” di timbrare per gli assenti o i ritardatari. Le ore lavorative, così, erano conteggiate e regolarmente retribuite.
La guardia di finanza ha documentato tutto: tanto le timbrature irregolari quanto gli spostamenti in orario di lavoro per svolgere commissioni personali.
I finanzieri: “A conclusione delle indagini delle fiamme gialle rossanesi, coordinate dal procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla e dal sostituto procuratore Mariasofia Cozza, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso 12 ordinanze di custodia cautelare. 9 dipendenti pubblici sono stati posti agli arresti domiciliari e altri 3 sono obbligati a presentarsi ogni giorno alla polizia giudiziaria, tutti accusati di truffa ai danni dello Stato e false attestazioni. Complessivamente gli indagati sono 21, circa la metà del personale che presta il proprio servizio presso l’ufficio dell’azienda locale”.