Inaugurazione post opere con rappresentanti politici, scuole, associazioni e attività produttive del territorio. Restituito a Santa Maria del Cedro il parco archeologico Laos.
SANTA MARIA DEL CEDRO – Si è svolta questa mattina la cerimonia di riapertura del Parco archeologico Laos di Santa Maria del Cedro.
Il sito è ora nuovamente fruibile al termine dei lavori di sistemazione finanziati dal Ministero per i Beni ambientali e culturali.
Alla cerimonia hanno partecipato, con l’amministrazione comunale, gli scolari dell’Istituto comprensivo Paolo Borsellino, associazioni e realtà produttive del territorio.
Nel corso della giornata le scolaresche hanno effettuato attività guidate all’interno di percorsi didattici dell’area degli scavi.
Per loro, anche una lezione di geolocalizzazione e punti di interesse (Poi) a cura di Gerardo Langone, amministratore e project manager di InnovAPP, società di consulenza informatica specializzata in progettazione e sviluppo di software gestionali, piattaforme di prenotazione on line per strutture alberghiere, e applicazioni web mobile.
InnovAPP, nell’ambito della progettazione alternanza scuola-lavoro del liceo Metastasio di Scalea ha realizzato sul parco archeologico una app webmobile, con le classi terze di scienze applicate, oltre a un sito internet e la geolocalizzaione con le classi del terzo anno dello scientifico. La geolocalizzazione è stata inoltre documentata anche attraverso immagini video realizzate con l’utilizzo di droni e mostrate attraverso Oculus.
Ma per i presenti è stato anche possibile effettuare degustazioni di cibi e bevande al cedro e assistere alla lavorazione della ceramica.
Infine, dopo un intermezzo musicale a cura dei giovani musicisti della Borsellino, è stato il momento dei ringraziamenti e degli interventi dei rappresentanti politici.
Il sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dorina Bianchi, ha posto l’accento sulla ricchezza costituita dalla “conoscenza della storia” rivolgendosi in particolare ai giovani presenti. Ha poi parlato di risorse messe in campo per la valorizzazione della cultura in rapporto anche al turismo, ora materia accorpata al dicastero cui appartiene.
A precedere l’intervento del sottosegretario Bianchi, il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere. Il padrone di casa ha ovviamente espresso felicità per la riapertura del parco archeologico “Che – ha detto – è riconsegnato ai cittadini”. Vetere ha poi posto l’attenzione del suo breve intervento sull’impegno dell’amministrazione comunale che da qui in poi si concentrerà “sul patrimonio dei beni museali che possediamo: Castello di San Michele, torri e altro”.
Presente alla cerimonia anche il deputato calabrese Ernesto Magorno che ha voluto sottolineare l’importante ruolo della scuola e lanciato, quale significato ultimo dell’appuntamento odierno, “l’inseguimento della più nobile delle utopie: aspirare ad essere cittadini del mondo”.
Di seguito, il consigliere regionale Giuseppe Aieta, ha aggiunto che “la manifestazione di oggi deve essere un punto dal quale rilanciare la cultura ma anche l’ambiente. Una miscela importante per supportare il turismo”.
Chiusura affidata a Salvatore Patamia, segretario regionale del Mibac e Turismo per la Calabria, che ha ricordato qualche cifra. “Negli ultimi anni – ha detto – tra fondi ministeriali e regionali, in Calabria, sono stati stanziati oltre 50 milioni di euro utilizzati già per circa il 70 per cento”.