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Maratea, Porto: è guerra alla musica ad alto volume

Ordinanza urgente del sindaco: stop alla musica alta al Porto. La decisione dopo un esposto dei residenti. L’opinione pubblica si spacca.

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MARATEA – È tutto lecito in nome del turismo? Ciò che avviene in questi giorni a Maratea fornirebbe una risposta negativa.

Il sindaco Domenico Cipolla ha infatti emesso una “Ordinanza contingibile ed urgente per la limitazione alle emissioni acustiche e sonore nei e dai pubblici esercizi in località Porto”.

L’ordinanza vieta all’interno e all’esterno dei pubblici esercizi del porto “la diffusione di musica e rumori” sia “dal vivo che riprodotta con presenza di un dj”. Ai trasgressori del divieto, multe fino a 500 euro e il ritiro fino a quindici giorni in caso di violazioni ripetute. Il tutto in attesa di una regolamentazione più dettagliata.

“Ci sarà una nuova regolamentazione” ci ha spiegato Cipolla. Con l’ordinanza si intende dunque porre un primo limite in vista dell’imminente arrivo dei flussi turistici estivi. Nel frattempo – come riportato anche dal documento – saranno svolte “apposite informative da parte delle forze dell’ordine”.

L’atto richiama nelle considerazioni come il rumore è “considerato anche un pericoloso fattore di insalubrità ambientale, tale da sostanziarsi quale minaccia per la salute pubblica”.

Le premesse per la recente decisione sono state fornite dalle lamentele dei residenti e di alcuni esercenti del porto confluite in un esposto all’ente (31 firmatari secondo l’ordinanza del sindaco, ndr) per protesta contro la situazione di disagio e chiedere interventi. Secondo gli autori, come confermano anche alcune nostre fonti, lo scenario fornito dalla piazzetta del porto, in alcune sere, rasenterebbe l’invivibile.

In sostanza, alcuni dei locali presenti organizzerebbero serate musicali animate da dj ma a volume troppo alto. In questo contesto risulterebbe difficile anche solo comunicare tra persone sedute allo stesso tavolo e c’è chi ha da ridire anche sulla qualità della proposta musicale.

Ma – fattore non trascurabile – c’è anche chi si dice pro musica ad alto volume. Una situazione che oggettivamente si ripete in molti centri turistici, particolarmente laddove c’è una concentrazione di locali notturni pronti ad accogliere la movida.

Chi difende questo genere di intrattenimento avvalora la propria tesi ricordando che si tratta di un’attrattiva turistica, in particolare di giovani, e che limitarla in questo modo danneggerebbe, piuttosto che sostenere, le possibilità di guadagno degli esercenti della zona porto.

C’è comunque chi si dice convinto del contrario. Ovvero che lo scenario descritto come “insostenibile” e lo spettacolo “degradante” offerti dal porto e “da alcuni incivili suoi frequentatori” siano invece un deterrente per i turisti. L’amministrazione comunale ha propeso per questa seconda tesi.

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il Porto di Maratea di notte (foto: visitmaratea.it)
il Porto di Maratea di notte (foto: visitmaratea.it)

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Serena Cernicchiaro

    Una precisazione: Il guadagno degli esercenti della zona del Porto di Maratea ,così come viene definito nell’articolo, può essere altresì tradotto come l’entrata di sostentamento delle imprese che si collocano, nel quadro economico di i Maratea, tra quelle impegnate ad assicurare dove abitanti un numero consistente di posti di lavoro ed a garantire un periodo stagionale che sia il più possibile lungo e stabile, in un contesto economico insidioso, come il microclima marateota, in cui, sullo sfondo di un tessuto sociale ridotto ormai all’osso, gli sforzi dell’imprenditoria nella lotta per la sopravvivenza hanno ormai raggiunto proporzioni eroiche e vengono sottoposti a ripetute ed intense sollecitazioni.