La rivelazione del procuratore Giordano. Fedele Cipolla ha sparato e ferito a Cetraro un senegalese 61enne. Del commando facevano parte anche Mario Iacovo e Giuseppe Scornaienchi.

CETRARO – “Abbiamo risolto il caso del tentato omicidio dell’extracomunitario a Cetraro”.
Lo dice il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano. Il lavoro d’indagine coordinato dall’ufficio di procura e della compagnia dei carabinieri di Paola ha portato ad individuare in Giuseppe Scornaienchi, Mario Iacovo e Fedele Cipolla i componenti del commando che ad aprile scorso ha compiuto un aggressione a mano armata ai danni di un senegalese 61enne conosciuto in città con il soprannome di “Moro”.
Attualmente i tre sono tutti latitanti e ricercati. Ad incastrarli la testimonianza della vittima, confermata anche dalle immagini di alcune telecamere di sorveglianza che mostrerebbero i momenti salienti dell’aggressione. L’uomo era in bici nei pressi del porto di Cetraro quando è stato raggiunto dai tre aggressori che viaggiavano a bordo di due motociclette. Cipolla ha quindi estratto una pistola e ha sparato alcuni colpi ferendo il Moro all’addome e ad una gamba.
Dalle testimonianze fornite dal senegalese gli inquirenti avrebbero anche ricostruito il movente. Uno dei tre ricercati doveva dei soldi al Moro per alcuni lavori svolti nella sua abitazione. Al rifiuto di corrispondere le somme pattuite sono seguite minacce e, infine, l’aggressione.
“Sono contento per la risoluzione di questo caso in tempi molto rapidi. È un segnale positivo contro l’impunità che normalmente avvolge i responsabili di reati simili se non peggiori. Un elogio particolare va ricolto alla compagnia dei carabinieri di Paola”.
Così ha commentato il procuratore capo Giordano nel corso della conferenza stampa di oggi a Cosenza sugli sviluppi odierni di un’altro increscioso caso di cronaca del territorio, l’omicidio di Silvana Rodrigues e l’arresto del presunto assassino, Sergio Carrozzino.
