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Praia a Mare, rimessaggi barche: è ancora Caos boa

Dopo un anno il Caos boa ancora irrisolto. Il nodo da sciogliere è il Psc per lo spostamento dei rimessaggi ma il tempo corre e la stagione è a rischio.

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PRAIA A MARE – È concreto il rischio fallimento per i rimessaggi barche dell’area Sic di Praia a Mare, di fronte l’Isola di Dino.

Ricorderete il Caos boa che vi abbiamo raccontato la scorsa estate. In sintesi, per tutto il periodo 2015, gli imprenditori hanno vissuto con il timore di chiudere battenti in pieno esercizio per via della sospensione delle loro concessioni demaniali richiesta dalla Regione Calabria a causa della sovrapposizione degli specchi d’acqua con l’area Sito di interesse comunitario (Sic) dell’isola.

Una circostanza che, per la salvaguardia dell’ecosistema marino, è inconciliabile con la presenza di ormeggi fissi sul fondale quali quelli praticati dai rimessaggi barche.

L’amministrazione comunale tentò il loro trasferimento nella spiaggia Nord di Praia a Mare, in corrispondenza con l’ex area industriale Marlane. Il luogo, da anni, è indicato per questo scopo nel redigendo Piano di spiaggia comunale. La cosa si è risolta, per modo di dire, con gli imprenditori che sono riusciti a terminare la stagione in attesa di maggior chiarezza nei mesi invernali.

Il nodo da sciogliere è il Piano spiaggia comunale…

La soluzione a questa ingarbugliata vicenda è rappresentata dall’approvazione del Piano di spiaggia comunale di Praia a Mare. Il fondamentale documento – lo ricordiamo – ha subito una sospensione con successivo annullamento.

A che punto è il Psc? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Giannotti, capogruppo di maggioranza, presidente del Sindacato italiano balneari di Cosenza e vicepresidente amministratore della Giunta nazionale del Sib.

Il piano – ci ha detto – è in fase di approvazione, manca solo l’ok definitivo della Provincia di Cosenza che dovrebbe arrivare non oltre la metà di giugno. Ciò consentirebbe lo spostamento di quattro rimessaggi nell’area sotto Marlane, dietro richiesta dei concessionari.

“Quell’area – ha commentato Giannotti – nel Psc è indicata come adibita a servizi nautici. Ci sarà posto per tutti. Per i tre che già sono concessionari e per quelli che devono spostarsi. La superficie totale supera quella ottenuta dalla somma delle concessioni per rimessaggio. Quelle coincidenti con il Sic devono farlo subito, le altre credo che avranno una proroga”.

Fondamentale per trovare una soluzione – ci dice l’amministratore praiese – il lavoro con lo staff dell’assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Calabria, Franco Rossi.

“Si è cercato e si cerca ancora – sostiene Giannotti – di scongiurare l’annullamento delle concessioni e di tutelarle imprese e posti di lavoro. Aspettiamo il decreto conclusivo della provincia per dare avvio al piano operativo. L’amministrazione e il sindacato – conclude – sono vicine agli imprenditori e mirano alla tutela delle concessioni per i servizi nautici balneari esistenti”.

… ma il tempo scorre inesorabile

Le lancette degli orologi, però, corrono in fretta. Sarebbe addirittura sbagliato, al 4 giugno, parlare di stagione estiva alle porte poiché per molti versi è già da considerarsi in corso. Il rischio di un’estate rovinata già in partenza è più che concreto per i concessionari che devono traslocare.

Bisogna attendere – come detto – il decreto conclusivo sul Psc della Provincia di Cosenza e calcolare anche i tempi del piano operativo. Inoltre, le concessioni per i rimessaggi presenti nell’area Sic sono scadute lo scorso 31 dicembre e – a quanto si apprende – ad oggi non ci sono stati rinnovi e richieste di trasferimento nella nuova area servizi nautici del futuro Psc.

E se anche tutti i pezzi del puzzle dovessero incastrarsi alla perfezione c’è da tenere conto dei tempi tecnici per il montaggio in spiaggia delle strutture dei rimessaggi e dei campi boa. Insomma, non una situazione favorevole agli imprenditori.

Tra questi ultimi correrebbe anche l’idea di gesti eclatanti che, anche in queste ore, si tenta di scongiurare.

Una cosa, però, pare certa. Lo specchio d’acqua che circonda l’Isola di Dino di Praia a Mare, coincidente con l’area Sic, quest’estate apparirà libero da barche ormeggiate. Spazio, dunque, solo ai natanti in transito o all’ancora. Con buona pace dei clienti dei molti lidi presenti e degli ambientalisti. Ricordiamo anche che un ruolo incisivo di segnalazione sul mancato rispetto dei vincoli ambientali lo ha giocato la sezione locale di Italia nostra.

Lo specchio d'acqua davanti l'Isola di Dino come approva l'estate scorsa
Lo specchio d’acqua davanti l’Isola di Dino come approva l’estate scorsa

Estate 2016: mare sicuro e lotta agli abusi

A conferma dello stato delle cose per i rimessaggi barche praiesi, il punto che abbiamo fatto con il tenente di vascello Angelo Labella, comandante della guardia costiera di Maratea.

“Sulla vicenda – ci dice – non abbiamo novità, nel senso che come è noto i rimessaggi barche non possono più stare nell’area Sic. A prescindere da questo, le concessioni risultano scadute come ci ha confermato il comune di Praia a Mare. Non ci risulta, inoltre, alcun atto amministrativo che dica il contrario. Nessuno di loro può montare, se non nell’area individuata dal piano di spiaggia quando sarà approvato. I concessionari saranno convocati per capire se intendono accettare il trasferimento della concessione. Altrimenti quelle libere andranno a bando. Il dubbio sui tempi – risponde a domanda precisa il comandante – è più che legittimo”.

Quanto alla possibilità di gesti eclatanti, tra i quali esisterebbe la possibilità che qualcuno monti ugualmente le strutture dei rimessaggi in area Sic: “Noi restiamo vigili per il rispetto della legalità. Capiamo le esigenze di tutti – ancora Labella – ma è l’amministrazione che ha l’obbligo di curare eventualmente questi aspetti”.

L’estate scorsa, oltre alle vicende dei rimessaggi di Praia a Mare, le cronache hanno raccontato di una vasta attività della guardia costiera nel territorio di propria competenza: da Maratea a Diamante.

“La situazione generale – ci dice ancora il comandante Labella –, e sugli ormeggi in particolare, è tale che anche per l’estate 2016 ci aspettiamo di lavorare molto. Ma possiamo dire che il grosso è stato fatto l’anno scorso. Un lavoro molto intenso e quotidiano in mare e a terra, sulla spiaggia. Questi sono giorni in cui si terminano i lavori di montaggio delle strutture balneari e la speranza è che tutti gli operatori tengano conto di quanto successo l’estate scorsa per far si che l’economia locale possa usufruire della risorsa mare nell’ambito della legalità”.

E allora, cosa fanno gli imprenditori?

Sulla vicenda dei rimessaggi interessati dal trasferimento nell’area sotto Marlane, al momento, non possiamo riferirvi con esattezza quale sia il punto di vista degli imprenditori. Ma lo faremo nei prossimi giorni sperando di poter ascoltare (e riportare) la loro voce.

Di certo, lo stato d’animo è pessimo. Sappiamo, ad esempio, che in questi giorni alcuni di loro hanno dovuto fornire notizie poco incoraggianti ai clienti storici. Un periodo che normalmente è caratterizzato dalle conferme dei posto barca, vive invece nella totale incertezza economica.

Si consideri che il pacchetto clienti di queste imprese non piove dal nulla, ma – ci è stato spiegato – è il frutto dell’accumulo decennale. La peggiore delle ipotesi, ovvero che le attività in questione non partano affatto quest’estate, restituirebbe una doppia sconfitta alla città di Praia a Mare. La perdita di imprese e di posti di lavoro, da un lato, e una falla nel servizio turistico dall’altra.

Isola di Dino, Praia a Mare (Cs)
Isola di Dino, Praia a Mare (Cs)

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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