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Omicidio Giordanelli, indagini chiuse

“I Ris hanno confermato le risultanze investigative”. Il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, chiude le indagini sull’omicidio di Anna Giordanelli. Unico indagato Paolo Di Profio.

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CETRARO – “Omicidio Giordanelli, le indagini sono chiuse. I Ris hanno confermato le risultanze investigative”.

Parole del procuratore capo di Paola, Bruno Giordano. Dopo circa sei mesi il cerchio sull’uccisione del medico è chiuso. Unico indagato rimane l’infermiere Paolo Di Profio che è in carcere a seguito della convalida del Tdl di Catanzaro della custodia cautelare emessa dal Gip di Paola.

Il lavoro del nucleo speciale dei carabinieri è stato minuzioso. Hanno rilevato tracce ematiche e impronte digitali, dando importanti riscontri all’impianto accusatorio. I militari del reparto investigazioni scientifiche di Messina si sono occupati del Dna e dei reperti biologici in generale, prestando particolare attenzione alle tracce organiche rinvenute sulla scena del crimine, sull’arma del delitto (un comune piede di porco, ndr) e su vari reperti.

Effettati quindi sopralluoghi e analizzate le tracce di sangue. La data precisa del decesso è stimata attorno alle 15 del 27 gennaio scorso.

Di Profio potrebbe essere stato incastrato, tra l’altro, non soltanto dalle prove ma anche dalle sommarie informazioni raccolte in sede di indagini dai carabinieri della compagnia di Paola, agli ordini di Antonio Villano, che hanno interrogato i genitori. E non da ultimo dall’ex moglie, Serena Giordanelli che in sede di colloquio in caserma, come si legge tra i verbali, “di primo acchito subito indicava come persona in grado di far del male alla sorella proprio Paolo Di Profio. La donna riferiva come questi fosse fortemente infastidito dell’attaccamento esistente tra le due sorelle e dal sostegno che la vittima le dava a seguito della separazione, specie per la gestione e l’affidamento dei figli minori che spesso rimanevano a casa della zia col nucleo familiare della vittima. Questo quando Serena Giordanelli si allontanava per qualche faccenda”.

In un episodio riferitole dalla figlia, l’ex moglie ha raccontato delle minacce proferite da Di Profio: “La prossima volta che mamma parte e vi lascia a zia, strozzo sia zia Anna che zio Massimo”. I rapporti familiari si erano incrinati. C’erano anche i figli di mezzo e le resistenze dell’ex moglie che cercava forse di allontanarli da lui.

Un omicidio quello di Annalisa Giordanelli, stimato medico di Cetraro, forse non premeditato ma avvenuto in uno scatto d’ira, che comunque rimane brutale. Decisivo nella svolta dell’indagine è stato il ritrovamento dell’arma del delitto, un piede di porco intriso di sangue che è stato lasciato poco lontano dal corpo della vittima.

Anna Giordanelli è stata colpita mentre dava le spalle al suo assalitore. Dopo il colpo alla testa con il piede di porco è stata lasciata priva di vita sul ciglio della strada. Aveva 53 anni ed era medico di base a Cetraro. Il presunto assassino è il cognato, Paolo Di Profio, infermiere all’ospedale Iannelli. In sede di sommarie informazioni ha confermato l’omicidio per poi avvalersi della facoltà di non rispondere dinanzi ai suoi legali.

IL CASO OMICIDIO GIORDANELLI DAL NOSTRO ARCHIVIO


About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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