Appeso a un palo per ore: il proprietario di un lido di fronte l’isola di Cirella ha protestato contro i lavori per la realizzazione di una strada pedonale in area demaniale. Dissuaso dai carabinieri.
DIAMANTE – Un imprenditore balneare di Cirella, questa mattina, ha minacciato di togliersi la vita impiccandosi ad un palo in segno di protesta contro alcuni lavori pubblici.
L’uomo si è issato con una scala su uno dei pali dell’illuminazione elettrica del suo stabilimento, tra il bar e la zona ombrelloni e ha minacciato di appendersi con una catena che aveva al collo.
A generare questa reazione, i lavori di realizzazione di una strada nei pressi della sua attività.
Sul posto la polizia municipale di Diamante, i carabinieri della locale stazione e la guardia costiera di Maratea. L’uomo ha poi desistito dal suo intento dopo aver chiesto e ottenuto di parlare con Alberto Pinto, comandante della compagnia dei carabinieri di Scalea. Sarebbe stato proprio il graduato a dissuadere l’imprenditore.
Non sono ancora chiari i motivi specifici della protesta. Ovvero, non è ancora noto cosa non vada a genio all’imprenditore diamantese dell’opera in corso di realizzazione.
Sul caso abbiamo sentito il sindaco del Comune di Diamante, Gaetano Sollazzo.
“Non conosco i motivi della protesta e delle resistenze dell’imprenditore. In merito aspetto la relazione dei vigili municipali. I lavori in questione – ci ha spiegato – li sta facendo il comune, con regolare autorizzazione demaniale. Il progetto prevede la realizzazione di una strada pedonale da Cirella fino a località Pietra Rossa, lunga un chilometro e parallela tanto alla spiaggia quanto a viale Glauco. L’intera opera – ha poi aggiunto – sorge sul demanio e, una volta ultimata, sarà a servizio dell’area e, in particolare, delle imprese balneari presenti e dei turisti. Su di essa saranno consentite agli automezzi unicamente operazioni di carico e scarico”.