Michele Mannarino avrebbe riconosciuto i suoi aggressori. Per la procura ci potrebbe essere anche un mandante dietro il pestaggio del pastore.
PAOLA – Avrebbe riconosciuto i suoi aggressori Michele Mannarino, il pastore massacrato di botte sulla Crocetta di Paola circa un mese fa.
Le indagini avviate dalla polizia del commissariato di Paola e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Maria Camodeca, sono a una svolta.
In un primo momento, il mandriano ha riferito di aver visto solo vagamente due uomini aggredirlo. In seguito all’esposizione di alcune foto segnaletiche, avrebbe poi indicato due soggetti che adesso sono indagati per il brutale pestaggio perpetrato con pietre e bastoni.
Tra gli indagati ci sarebbero anche dei presunti mandanti. Non è escluso che già nei prossimi giorni la procura di Paola adotti i provvedimenti del caso.
Che tutto possa ridursi a una scaramuccia tra allevatori confinanti non ci crede nessuno. Queste sono vendette che a distanza di tempo giungono puntuali.
È la terza volta che si attenta alla vita dell’uomo. Ricordiamo che Michele Mannarino, è stato colpito più volte con un corpo contundente nella tarda serata del 12 luglio sul valico della Crocetta. L’uomo, una volta ripresosi, ha avuto comunque la prontezza di allertare i soccorsi. E dopo le prime cure al nosocomio San Francesco di Paola, è stato successivamente trasferito all’Annunziata di Cosenza. Adesso è fuori pericolo.