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Bloccati nel sottopasso, ecco com’è andata

Il racconto di chi lo scorso 21 settembre è rimasto bloccate in un sottopasso a Praia a Mare a causa della pioggia. E la testimonianza di uno dei soccorritori.

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PRAIA A MARE – “Io ero in quell’auto e ad essere sincera i soccorsi non sono poi stati così tempestivi, mentre alcuni passanti sono corsi immediatamente in nostro aiuto”.

A dirlo, senza mire polemiche ma per onor della verità, è chi a causa della pioggia lo scorso 21 settembre è rimasto intrappolato nella propria auto nel sottopasso ferroviario posto all’incrocio tra via delle Industrie e via della Repubblica a Praia a Mare.

“Alcune persone – scrive la donna che era in auto quel giorno – sono intervenute nonostante il maltempo e lo schifo nel quale ho fatto il bagno. Purtroppo devo dire che le tempistiche dell’intervento di vigili del fuoco e altri non sono state rapide. Mentre io mi allagavo in auto, al telefono con i carabinieri sentivo la musica dell’attesa con i vigili del fuoco. Noi eravamo con gli sportelli bloccati dall’acqua e non è stata una bella sensazione. Non voglio dare colpe alle forze dell’ordine che stimo e rispetto, ma devo dare atto a chi, realmente e tempestivamente, ci ha dato una mano e anche la forza morale per reagire”.

Per sincerarsi sulle condizioni di salute della donna che ha avuto un attacco di panico era stata anche chiamata un’ambulanza per il trasporto al vicino ex ospedale di Praia a Mare.

“L’ambulanza – racconta – è arrivata quando ormai avevano tentato di portarmi a piedi dall’altra parte del sottopasso, ma dopo oltre un ora. Devo dire che sono stati cordiali e professionali, così come nell’ospedale di Praia a Mare per ciò che hanno potuto fare”.

Rendiamo questo resoconto ai nostri lettori per dovere di completezza. Alla nostra redazione è giunta anche la testimonianza di uno dei soccorritori della coppia di malcapitati.

“Anche io stavo per prendere il sottopasso – racconta – quando mi sono accorto della vettura impantanata. Ho spostato la mia auto e con un altro signore fermatosi per prestare soccorso siamo andati a dare una mano. In particolare, abbiamo aiutato la donna presente nell’auto a scavalcare le sbarre che dividono la carreggiata dal marciapiede rialzato. L’uomo, invece, è uscito da solo dall’auto. Entrambi hanno abbandonato la vettura passando dal cofano perché era impossibile aprire gli sportelli. Lei era molto agitata a causa dello spavento e abbiamo cercato di calmarla. Ho provato anche a contattare telefonicamente un carro attrezzi per rimuovere la macchina da sotto il ponte. Poiché non rispondeva sono andato a chiamarlo di persona. Quando sono tornato sul posto erano arrivati vigili del fuoco e polizia locale”.

L'auto impantanata nel sottopasso fotografata dal soccorritore
L’auto impantanata nel sottopasso fotografata dal soccorritore

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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