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Paola, inchiesta sui lidi: consulenza a tecnici della regione

La procura di Paola ha affidato una consulenza specifica ai tecnici della Regione Calabria nell’inchiesta sui lidi cittadini. L’Utc è oggetto di attacchi dalla politica.

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PAOLA – Prosegue l’inchiesta sui lidi di Paola. Una consulenza specifica è stata affidata dalla procura ai tecnici della Regione Calabria.

Ci sarà da lavorare almeno sino alle porte della prossima estate per sciogliere la matassa ingarbugliata relativa alle autorizzazioni e ad eventuali successive integrazioni che dovevano comunque avere l’ok dagli organismi preposti.

Ma l’ufficio tecnico non doveva vigilare negli anni? Un’inchiesta, quella avviata dalla Procura della repubblica di Paola, abbastanza complessa e che non si risolverà comunque in poco tempo. L’esame dei faldoni relativi a ogni stabilimento richiederà qualche mese di tempo.

Nell’attesa però è arrivato il primo provvedimento nei confronti di un operatore balneare. L’Ufficio tecnico comunale su sollecitazione del dipartimento regionale ha avviato, com’è noto, la procedura per la revoca della concessione a un lido. Si tratta dell’Holiday beach. Un provvedimento che potrebbe non essere superato dalla vittoria al Tar contro l’ordinanza di demolizione. Per il semplice motivo che tra l’ordinanza di demolizione manchevole di precedente diffida e la concessione c’è differenza.

E il comune ha fatto un pasticcio. La prima concessione è stata revocata in autotutela, la seconda (con la quale ci sarebbe l’ok per il passaggio da stagionale ad annuale) invece è sospesa. Ma c’è dell’altro. Nel giro di 20 giorni dovrebbe riunirsi la conferenza dei servizi per la variante al piano spiaggia che prevede l’ok a nuovi stabilimenti, in aggiunta a quelli già esistenti. Da sei a otto le possibili nuove concessioni. Ma in questa sede cosa si dirà delle concessioni sotto la lente di ingrandimento?

L’estate, lontana ancora otto mesi, è da queste parti già iniziata. E sarà una stagione calda sotto tanti punti di vista. Un inverno di lavoro per la procura di Paola e i consulenti incaricati che cercheranno di venire a capo con i regolamenti in materia di demanio alla mano a quelle questioni ancora poco chiare.

Sono 24 le strutture attualmente operanti lungo il litorale paolano che per circa quattro mesi all’anno danno lavoro anche a tante famiglie. L’indotto non è da poco se si considera che i lavoratori stagionali sono in continuo aumento nonostante la crisi generale.

Sul caso della pronuncia del Tar è intervenuta anche Cambia Paola. “Si è arenato (speriamo definitivamente) il tentativo di screditare chi da anni denuncia il problema del mare sporco, felici perché essendo stati coinvolti fin dall’inizio nelle manifestazioni di agosto 2015 e 2016, la viviamo anche noi come una vittoria. Però siamo anche dispiaciuti perché ancora una volta l’Ufficio tecnico tradisce la sua inadeguatezza”.


About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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