Centralinista della Provincia di Cosenza si è finto poliziotto per intascare 200 euro di una multa. Condannato a un anno e 8 mesi di reclusione.
PAOLA – Si era finto un poliziotto per raggirare un uomo e incassare illecitamente somme di denaro. Un centralinista è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Paola a un anno e otto mesi di reclusione.
I fatti risalgono a quattro anni fa. L’uomo condannato, in servizio alla Provincia di Cosenza, è Andrea Mauro Perri. Aveva ricevuto nel 2012 la telefonata di Salvatore Vilardo, la parte offesa nel procedimento, che gli chiedeva spiegazioni su un verbale della polizia stradale elevato a suo carico che lo stesso non aveva pagato nella misura ridotta. Chiedeva quindi delucidazioni sul conseguente aumento dell’importo dovuto.
Il centralinista dopo aver fornito un falso nome gli fissava un appuntamento. Si presentava quindi con una cartellina riportante il logo della polizia di Stato e gli richiedeva 160 euro con lo scopo dichiarato di evitargli una sanzione raddoppiata, riferendo che avrebbe provveduto lui a risolvere tutto.
Chiedeva quindi l’ulteriore somma di 40 euro (per la marca da bollo) garantendo che entro una settimana avrebbe spedito per posta la ricevuta dell’avvenuto pagamento della multa. A riprova gli mostrava numerosi verbali relativi, a suo dire, a situazioni simili. L’accusa ha contestato anche l’aggravante per aver commesso il fatto con abuso di potere e con violazione dei doveri inerenti al pubblico servizio ricoperto.
La parte offesa difesa dall’avvocato Adolfo Cavaliere del foro di Paola, dopo un po’ di tempo, contestata la truffa subita denunciava il tutto ai carabinieri della stazione di Fuscaldo. Partivano quindi gli accertamenti del caso.
Perri infatti dopo aver incassato la somma di 200 euro si era quasi dileguato. Il truffatore non rispondeva più al telefono e soltanto in una circostanza riferiva di avere numerosi problemi personali che gli avevano impedito di portare a termine il compito assunto. Il giudice oltre a condannarlo alla pena suddetta e al rimborso dei danni alla parte offesa ha dato anche comunicazione alla provincia del procedimento passato in giudicato.