A Fiumefreddo Bruzio avevano tentato di far prostituire una donna in cambio della “ospitalità” offerta. La procura di Paola ha chiuso le indagini su tre romeni. Focus sullo stato della “prostituzione invisibile” sul Tirreno cosentino.

FIUMEFREDDO BRUZIO – In tre avrebbero tentato di indurre alla prostituzione una connazionale. Sono tutti romeni e in cambio di “ospitalità” avrebbero cercato, mettendo a disposizione la loro abitazione, di fissare degli incontri con uomini del posto al fine di consentire all’ospite di farsi pagare vitto e alloggio.
La Procura della Repubblica di Paola ha chiuso nei giorni scorsi un procedimento a carico di tre romeni: Roxana Andreaa Stamatin, Anisoara Ciorcan e Parasciva Ciorcan. La direzione delle indagini è del pubblico ministero Anna Maria Cerchiara. I tre uomini sono difesi dall’avvocato Giacomo Middea del foro di Paola. Parte offesa la donna denunciante.
I fatti sono accaduti a Fiumefreddo Bruzio. Una brutta vicenda che dimostra ancora una volta come le donne straniere, in particolare, abbiano non poche difficoltà di inserimento nel nostro territorio e molte finiscono anche nella rete della prostituzione. Secondo studi delle forze dell’ordine non tutte le prostitute finiscono su una strada. Molte di loro, specialmente dell’est europeo, entrano a far parte di quel mondo che molti chiamano col nome di “prostituzione invisibile”. Un fenomeno che avviene negli appartamenti, come accaduto a Fiumefreddo Bruzio, dove uomini potenzialmente interessati si presentavano sotto sollecitazione dei tre presunti aguzzini per “consumare” atti sessuali a pagamento con la ragazza senza casa e in difficoltà economiche.
Secondo i dati rilevati da Transcrime (il gruppo di ricerca universitario che studia la criminalità, ndr), mentre dal 1996 al 1999 le ragazze albanesi erano quelle più presenti sul nostro territorio, dal ‘99 il numero di donne albanesi è diminuito mentre è cresciuta sensibilmente la presenza di rumene. Ma negli ultimi tempi secondo le ultime indagini sul tratto della Ss18 emergono le bulgare e le nigeriane.
Senza naturalmente contare alcuni fenomeni che avvengono negli appartamenti e che sono più difficili da scoprire in quanto le denunce sono davvero poche.
