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Praia a Mare, Alternativa: “Tutti i nodi vengono al pettine”

Mandarano: “La Corte dei conti chiede agli amministratori di Praia a Mare lumi sull’aumento della spesa corrente, ha evidenziato scarsa capacità di riscossione dei tributi e ha segnalato un aumento considerevole dei debiti pregressi. Organi di controllo cominciano a svegliarsi dal torpore”.


PRAIA A MARE – “Tutti i nodi vengono al pettine”.

È quanto dichiara Antonio Mandarano, coordinatore del Movimento l’Alternativa, a seguito dell’analisi di una recente deliberazione (n. 116/2016) della sezione regionale di controllo della Corte dei conti sul Comune di Praia a Mare.

Dal’atto – secondo Alternativa – emergerebbe un quadro a tinte fosche sulla gestione dell’ente negli anni 2013 e 2014.

“I giudici contabili – sostiene Mandarano in un comunicato stampa – hanno riscontrato numerose gravi irregolarità e criticità, ritenute pregiudizievoli o comunque sintomatiche d’inefficienza nella gestione finanziaria dell’ente comunale.

Gli amministratori dovranno obbligatoriamente adottare ben 18 misure correttive entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento. La corte chiede chiarimenti sull’aumento sconsiderato della spesa corrente rispetto agli anni precedenti, evidenzia una scarsa capacità di riscossione dei tributi, segnala un aumento considerevole dei debiti pregressi, nonostante l’ingente esborso dei cittadini onesti, che hanno visto raddoppiare gli importi da pagare nel corso degli ultimi anni.

Il Consiglio comunale di Praia a Mare – prosegue il coordinatore di Alternativa – nella prima seduta utile sarà tenuto ad analizzare le anomalie evidenziate dall’organo di controllo e a dare risposte esaurienti. I rilievi più importanti fatti dalla corte sono, a nostro avviso, la mancata ricostituzione dei cosiddetti fondi a destinazione vincolata, e le irregolarità riguardanti i mutui trentennali ottenuti grazie al decreto sblocca debiti della pubblica amministrazione varato dal Governo Letta (D.L. 35/2013).

Il nostro gruppo ha più volte stigmatizzato il comportamento omissivo dell’ente in relazione a tali inadempienze, prendiamo atto con piacere che gli organi di controllo cominciano a svegliarsi dal torpore in cui erano caduti, meglio tardi che mai. La maggioranza consiliare sta utilizzando impropriamente da anni, risorse destinate alla realizzazione di opere pubbliche (cittadella dello sport, campo da golf, viale della Libertà, ampliamento lungomare, messa in sicurezza discarica, oneri concessori Borgo di Fiuzzi, ecc…), per far fronte ai pagamenti derivanti dall’esorbitante spesa corrente. Ricordiamo che la normativa vigente dà la possibilità di utilizzare queste risorse per colmare momentanee deficienze di cassa, ma ne impone la ricostituzione con i primi introiti disponibili (ex art. 195 TUEL).

Nel corso degli anni 2013 e 2014, l’attuale maggioranza, con l’appoggio di una parte della minoranza, ha chiesto ed ottenuto due prestiti per circa 4,4 milioni di euro, oltre interessi, per far fronte al pagamento di debiti pregressi. Su tali operazioni, il nostro Movimento, ha da sempre nutrito forti dubbi di rilevanza costituzionale. Il comune di Praia a Mare aveva usufruito dei mutui per finanziare spese correnti, violando l’art. 119 della Costituzione, i mutui erano e sono illegittimi!

Nel comunicato stampa dell’8 aprile 2014 avevamo rivolto un appello a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, invitandoli a non approvare il bilancio consuntivo relativo all’anno 2013. A distanza di qualche anno la Corte dei conti rileva le stesse irregolarità, questo dimostra la giustezza delle nostre analisi e che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Perché, si chiederanno i cittadini praiesi, i nostri governanti si ostinano a trasgredire la legge? Adesso lo dovranno spiegare alla Corte dei conti”.

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