Patrimonio comunale dismesso. Piazza San Francesco a Sant’Agata di Paola passa a una cooperativa sociale. 100 euro al mese per i prossimi 5 anni. Ma anche la giunta Perrotta vanta un precedente.
PAOLA – Quando il comune dismette il patrimonio e finisce quasi per regalarlo ai privati.
Casi emblematici a distanza di anni. L’ultimo è quello di piazza San Francesco nel rione Sant’Agata di Paola. L’area, comprensiva dell’annesso parcheggio interrato, è stata affidata dal comune alla Mediterramare. Una cooperativa nata, guarda caso, il 2 febbraio dell’anno in corso.
Piazza San Francesco è stata riqualificata sette anni fa dall’ex amministrazione comunale. A suo tempo i parcheggi coperti erano stati affidati a una cooperativa che poi li ha riconsegnati al comune. L’ente dopo averli lasciati incustoditi per tempo, circa un anno fa ne ha interdetto l’accesso. In questo modo ha privato il rione di tanti posti auto. Infatti, i parcheggi erano utilizzati dai residenti.
Alla manifestazione di interesse per la concessione dell’area e successiva scadenza del richiamato avviso non è risultata pervenuta alcuna domanda da parte di operatori economici. E in considerazione che i costi di detta struttura (quali non è dato a sapere, ndr) sono a carico del comune, la giunta ha considerato che qualsiasi iniziativa che possa alleviare le spese di gestione debba essere presa in considerazione.
La delibera di affidamento è dettata dal fatto che a distanza di mesi non è pervenuta alcuna richiesta. Con la suddetta quindi si spiega che il relativo canone contribuirà a rimpinguare le casse dell’ente. Un canone che sarà valutato dall’ufficio patrimonio dell’ente e sarà sotto la soglia comunitaria e sia al di sotto dei parametri previsti dal decreto legislativo n.50/016 data la “modestia della struttura in argomento”.
Stante al precedente avviso, dovrebbe costare alla cooperativa soltanto 100 euro al mese. La durata in questione è di 5 anni.
L’altro caso di dismissione
Qualche anno fa, invece, la giunta Perrotta aveva pressoché quasi regalato a un privato una vasta area montana. In quel caso ettari ed ettari di montagna erano stati affidati per vent’anni con possibilità di proroga. L’attuale amministrazione poi, quasi per emulare la precedente, aveva provato a dare a un privato i terreni dell’ex Arssa. Il punto in consiglio comunale non è però passato.