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Stazione Fs di Paola: è spoliazione. Puntoriero (Usb) attacca i sindacati

La stazione Fs di Paola perde pezzi. Il segretario regionale dell’Usb Gino Puntoriero attacca i sindacati. “La spoliazione era decisa da tempo a livello regionale e nazionale. Non vorremmo sia la solita manovra politica”.


PAOLA – La spoliazione della stazione Fs di Paola è stata “decisa” dai sindacati.

L’Usb attacca le organizzazioni sindacali. “La stazione Fs di Paola deve ritornare ad essere il nodo importante che è sempre stata. Non può essere tolta di mezzo senza la possibilità reale di darle il ruolo importante che ha sempre avuto e che gli è stato trovato sin dall’antica nascita”.

Gino Puntoriero, segretario regionale dell’Usb tiene alta l’attenzione. “Paola è il collegamento centrale della Calabria, verso l’area ionica, la Cosenza- Sibari-Taranto per intenderci, il collegamento con Lamezia terme verso l’aeroporto e verso il Nord . Il trasporto su rotaia ha quindi bisogno di avere tutta l’assistenza tecnica affinché tutto si svolga in sicurezza. Paola deve avere un’officina, deve avere la manovra, Paola deve avere l’assistenza. E chi ha deciso di togliere Paola dalle cartine ferroviarie, lo ha fatto senza incontrare alcun ostacolo in loco”.

Una manovra dall’alto per penalizzare lo snodo ferroviario e la Calabria? “Se ci guardiamo intorno la situazione sta diventando un deserto, modello Africa”.

Riguardo all’officina, le Disposizioni di esercizio impresa ferroviaria hanno confermato la permanenza di quella della stazione Fs di Paola. Cosa sta accadendo allora?

stazione fs di paola
La stazione Fs di Paola oggetto di spoliazione

L’Usb sulla spoliazione della stazione Fs di Paola

“L’ultimo piano industriale – ha detto Puntoriero – sarebbe una iattura. E soltanto l’Usb lo ha contestato. Le grandi organizzazioni sindacali non hanno invece sollevato eccezioni a detto Piano. Non vorremmo che questa sia la solita manovra della politica per creare problemi e poi far vedere che sono bravi a risolverli. Specie in questo momento a ridosso dalle elezioni”.

Da dove parte la spoliazione della stazione di Paola? Tutto verte all’avanzata delle nuove tecnologie ferroviarie che è già in atto e pronta da molti anni. Questa prevede tre grandi centri nazionali di controllo e di gestione del traffico ferroviario e del personale.

“Una manovra – aggiunge il segretario Usb – che sta toccando il personale dirigenziale che avrà la possibilità di scegliere in quali di questi grandi centri di controllo spostarsi. Esattamente come avvenuto nella prima fase ai ferrovieri dell’esercizio costretti a digerire trasferimenti e spostamenti verso tutta Italia”.

E chi paga il conto? “Il Sud, naturalmente. Il dato importante è che oggi la Calabria è isolata dall’Italia, ma è anche isolata all’interno del suo stesso territorio. Il futuro rischia di farsi difficile”.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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